In Emilia-Romagna ci si è posti un obiettivo importante per il futuro più prossimo: ridurre la presenza di plastica in mare, se non eliminarla del tutto, entro l’anno 2023. Una battaglia per la difesa dell’ecosistema marino e dell’ambiente che ha goduto già di un’ottima risonanza a livello istituzionale.
Come nasce l’idea “Plastic Free”
Il tema della vasta presenza di plastica nei nostri mari è diventato attuale specialmente negli ultimi anni, a partire dal 2016, in virtù della sempre maggior attenzione alla salvaguardia dell’ecosistema marino locale, fonte inesauribile di biodiversità, elemento chiave per il turismo balneare estivo e fondamentale strumento in chiave economica per ciò che concerne l’attività della pesca.
“La plastica e’ una minaccia emergente, che uccide centinaia di migliaia di animali fra delfini, tartarughe e altre specie“, sostiene il presidente del Centro di ricerche marine di Cesenatico, Attilio Rinaldi: è perciò di vitale importanza portare avanti un progetto di ecosostenibilità che miri a sostituire l’utilizzo di plastiche con materiali riciclabili, riutilizzabili e biodegradabili.
E’ proprio la plastica col 95,7% dei rifiuti antropogenici rilevati, la principale tipologia di rifiuti rinvenuti dagli operatori della Goletta Verde nella indagine su quelli galleggianti dell’Estate 2016, seguita a grande distanza dalla carta (1,6%) e dalla gomma. Inoltre i rifiuti in plastica, specie le microplastiche, costituiscono anche la maggior parte di quelli accidentalmente pescati, rinvenuti sulle spiagge o presenti sui fondali marini.
L’iniziativa “Plastic Free“ entro il 2023 nasce perciò come obiettivo concreto di ridurre al massimo la presenza di plastica in mare: la regione Emilia-Romagna si adopera già da qualche anno in queste direzione, proponendo per esempio l’iniziativa “Romagna plastic free 2023”.
In un’intervista di fine anno 2018 all’assessora all’ambiente dell’Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, si dichiara:” L’associazione Comitato Basta Plastica in Mare è nata nel 2016 e si avvale di tante e diverse competenze. Al Fuorisalone di Ecomondo abbiamo ricevuto il Premio Oasis Ambiente dal gruppo Sole 24 e il Ministro Sergio Costa ci ha fatto un vero e proprio spot, su Romagna Plastic Free entro il 2023. Non siamo l’isoletta e se ci impegniamo tutti, i grandi numeri dei consumi del turismo romagnolo lasceranno il segno. I nostri co-promotori sono Romagna Acque, il Centro Ricerche di Cesenatico e Daphne”.
Le principali misure anti-plastica
Il Comitato “Romagna Plastic Free” ha varato una serie di misure, alcune delle quali saranno assunte già durante la stagione estiva 2019, per sensibilizzare la cittadinanza ed i turisti al tema della salvaguardia ambientale, al fine di ridurre la presenza di plastica in mare.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, durante la presentazione del progetto, ha dichiarato come Rimini debba diventare la prima meta turistica libera dalla plastica. Durante la conferenza stampa, il primo cittadino della città romagnola, coadiuvato dall’assessora all’ambiente Anna Montini, ha dichiarato:” Non deve più essere normale che la plastica sia abbandonata nell’ambiente. Avvieremo già dai prossimi giorni il percorso che ci porti ad adottare un protocollo d’intesa tra tutte le parti che, se lavoreremo in fretta e bene, potremo già presentare alla fine di questa primavera”.
A riguardo del protocollo unilaterale fra le parti afferma ancora:” Un vero e proprio ‘contratto’ di iniziative e pratiche in grado di respingere nel nostro quotidiano l’utilizzo della plastica monouso e semmai puntare sul riuso e sul riciclo”. Il sindaco aggiunge:” Come Comune di Rimini già inseriremo nell’ordinanza balneare il divieto di utilizzo di cannucce e bicchieri monouso in plastica”.
Fra i provvedimenti già assunti e le normative che diverranno obbligatorie nei prossimi anni, l’assessora all’ambiente elenca:
- Allestimento di cassonetti per i rifiuti raccolti in mare dai pescatori;
- Un bando per eliminare piatti e bicchieri di plastica dalle mense scolastiche, con 1.2 milioni di piatti 1.6 milioni di bicchieri in meno all’anno;
- Presentazione al Ministero dell’Ambiente di un progetto, che necessita di finanziamento, per avere quattro imbarcazioni in grado di raccogliere i rifiuti in mare;
- Eliminazione delle cassette di polistirolo da parte della Marineria di Rimini già dal Dicembre 2017.
Un impegno comune
L’obiettivo da perseguire non è impossibile come potrebbe sembrare: servono unità d’intenti, disponibilità a modificare le proprie abitudini, sensibilità nei confronti dell’ecosistema marino che ci circonda, desiderio di rinunciare ai materiali, come la plastica, difficili da smaltire: solamente attraverso un fronte comune di cambiamento sarà possibile consegnare alle nuove generazioni un’ambiente meno inquinato e più pulito.