L’Italia ha deciso: no all’abolizione dell’ora legale | Ecco i 3 motivi

L’Unione Europea ha abolito l’obbligo, nei prossimi 2 anni ogni Stato dovrà decidere se tenere l’ora solare per tutto l’anno o proseguire con l’alternanza ora legale/ora solare.

Se a breve in Italia tornerà l’ora legale, in tanti Paesi d’Europa potrebbe essere l’ultima volta.
Infatti alcuni mesi da l’ UE ha abolito l’obbligo ed entro il 2021 ogni stato membro dovrà decidere se tenere l’ora solare per tutto l’anno o proseguire con l’alternanza ora legale/ora solare.
I Paesi propensi ad attuare questo cambiamento ed adottare l’ora solare per tutto l’anno sembrano essere i Paesi del Nord dove in estate fa buio più tardi e dunque non vedono significativo il bisogno di risparmiare sui consumi.
Nel Novembre 2019 il Governo italiano ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere invariata la situazione attuale, i motivi di questa decisione sono principalmente 3.

1) Equilibrio psico-fisico: non ci sono prove scientifiche

Il Governo afferma che l’alternanza ora solare/ora legale non va ad alterare l’equilibrio psico-fisico delle persone. Non ci sarebbero nemmeno prove scientifiche che testimonino i vantaggi di adottare l’ora solare per tutto l’anno.

2) Giustificazione economica

La seconda motivazione, forse la più concreta, riguarda l’aspetto economico: i sette mesi di ora legale, che ritardano di un’ora in l’accensione delle luci nella Penisola, farebbero risparmiare un bel gruzzoletto ad ogni famiglia.
Uno studio della società Terna afferma i benefici in bolletta nei 7 mesi di ora legale. In un anno un risparmio di 100 milioni di euro e 250 mila tonnellate in meno di CO2 in atmosfera; inoltre dal 2004 si sarebbero risparmiati 1,5 miliardi di euro e più di 9 miliardi di kWh di elettricità.

3) Uniformità di orario in Europa

La terza motivazione sarebbe la perplessità che differenti scelte degli Stati membri possano creare differenze di fusi orari, mettendo a rischio il corretto funzionamento del mercato comunitario.
C’è il rischio che le singole scelte degli Stati membri vadano a creare un mosaico di fusi orari che andrebbero a compromettere il corretto funzionamento del mercato interno Europeo.

Future decisioni a Bruxelles

Nei prossimi mesi a Bruxelles verrà avviata un’ ulteriore discussione, ma ad ora l’Europa sembra spaccata in 2.
I Paesi del Nord vorrebbero adottare l’ora solare tutto l’anno poiché le giornate estive sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord.
Nell’Europa meridionale, invece, il cambio d’orario permette di avere un’ora in più nelle sere estive e una in più nei freddi mattini invernali, consentendo la giostra dei consumi elettrici tra le due stagioni.

Un’ultima considerazione, dallo studio di Terna (società che gestisce la rete elettrica nazionale)  si legge ” lo Scenario ora legale tutto l’anno garantisce il massimo beneficio in termini di risparmi energetici: ai circa 500 milioni di kilowattora che già si risparmiano mediamente con il sistema di ora legale attualmente in atto (ossia per i mesi da aprile a ottobre) si aggiungerebbero, infatti, altri 300 milioni di kilowattora se si estendesse il regime di ora legale anche ai periodi invernali (ossia per i mesi da novembre a marzo). Un beneficio elettrico complessivo annuo di circa 800 milioni di kilowattora, corrispondenti a 400 mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Il risparmio economico annuo complessivo ammonterebbe invece a 160 milioni di euro”
Dunque addirittura all’Italia potrebbe convenire l’ora legale tutto l’anno piuttosto che l’alternanza come è ora oppure l’ora solare tutto l’anno come proposto dall’UE, ma questa via non è al momento contemplata.