Nebbia e qualità dell’aria in peggioramento: scattano i divieti anti-smog in Emilia-Romagna

Complice l’alta pressione e l’assenza della ventilazione, nei prossimi giorni è atteso un peggioramento dell’aria in Pianura Padana. La Regione Emilia-Romagna ha varato i divieti anti-smog nei comuni della pianura, validi dal 1 Marzo 2021.

Nei prossimi giorni sono attese giornate stabili ma molto nuvolose con la presenza di foschie e nebbie nelle zone di pianura. La ventilazione sarà debole e variabile, praticamente assente, e questi fattori favoriranno un ristagno di aria inquinata in Pianura Padana e dunque un generale peggioramento dell’aria.

La seguente mappa, elaborata da Arpae, mostra la previsione di concentrazioni di PM10 per la giornata di Venerdì 19: la qualità dell’aria sarà mediocre nelle zone di pianura, buona su Appennino e colline.
Nei giorni successivi, dato il prolungarsi di giornate stabili e con foschie, la qualità dell’aria sarà destinata a peggiorare ulteriormente.

Misure anti-smog dal 1 Marzo

La Regione Emilia-Romagna ha deciso che dal 1 Marzo 2021 scatteranno i divieti anti-smog in tutti i Comuni di pianura: stop ai mezzi più inquinanti e stretta ai riscaldamenti.

“A partire quindi da lunedì 1^ marzo e fino al 30 aprile in tutti i Comuni della pianura dell’Emilia-Romagna sotto i 30.000 abitanti (in allegato l’elenco dettagliato), non potranno circolare i veicoli privati euro 0 ed euro 1 nei centri abitati dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. Sono esentati dai limiti i possessori di un solo veicolo – regolarmente immatricolato e assicurato – per nucleo familiare, con Isee inferiore a 19mila euro, muniti di autocertificazione.
Per i 33 Comuni firmatari del Pair 2020, proseguono invece le misure già avviate: blocco dei veicoli privati Benzina Euro 2  e Gpl e Metano Euro 1  (attivo dall’11 gennaio), blocco dei veicoli privati diesel Euro 3 e raddoppio, fino a quattro al mese, delle domeniche ecologiche (attivo dal 24 gennaio) con blocco della circolazione anche per i veicoli diesel Euro 4.

Per quanto riguarda il riscaldamento, è vietato da subito utilizzare nei comuni sotto i 300 metri, nel periodo 1^ ottobre – 30 aprile generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ad alto impatto emissivo sotto la certificazione a 3 stelle. In caso di misure emergenziali scatta, per tutti i comuni di pianura, il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ad alto impatto emissivo sotto la certificazione a 4 stelle e l’obbligo di ridurre la temperatura di almeno 1 grado fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali e fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali. La misura non si applica a ospedali e case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive.”