Una vasta area depressionaria interesserà gran parte del bacino del Mediterraneo, apportando instabilità diffusa: nella nostra regione, dalla tarda serata di domenica e nelle prime ore di lunedì 28 dicembre, neve fino in pianura e generale rinforzo della ventilazione. Attenzione al possibile gelicidio, in forma localizzata, su alcuni settori della regione.
Condizioni in peggioramento già dalla tarda serata odierna, con prime precipitazioni sulle aree appenniniche centro-occidentali. Estensione dei fenomeni alle pianure occidentali, dove risulteranno nevose soprattutto sul Piacentino. Nel corso della notte e della mattinata i fenomeni si estenderanno verso est: se sul Parmense e possibilmente su Reggiano occidentale in un primo momento sarà neve fino in pianura, altrove avremo piogge su gran parte dei settori. Difatti, l’azione della perturbazione favorirà un richiamo mite di correnti meridionali, molto intense, con rialzo della quota neve sulla dorsale appenninica. Si passerà dai 1000 metri dell’Appennino Reggiano fino ai 1300/1500 metri del settore più orientale. Anche sulle aree pianeggianti rialzo termico con neve che diverrà limitata al Piacentino.
Attenzione al gelicidio, ossia pioggia che gela al suolo che valutiamo possibile su aree collinari, pedecollinari e vallive di Parmense e Reggiano, nonché a tratti, ma con minor probabilità, sul Modenese. Questo sarà dovuto alla presenza di freddo in prossimità del suolo e all’intrusione di aria più mite alle quote medio-alte. Si tratta di un fenomeno pericoloso per la viabilità e di difficile previsione, pertanto la sua eventualità viene inserita comunque in previsione anche a scopo di avviso, sebbene non sia possibile discriminare con precisione a scala maggiormente ridotta le aree interessate.
Nel corso della mattinata il transito di precipitazioni evolverà verso est, con attenuazione e successivo esaurimento nel corso del pomeriggio. In serata nuovo impulso instabile con precipitazioni sulle aree di crinale, nevose su alto Appennino.
Possibili fenomeni a carattere di rovescio o temporale
L’analisi degli indici termodinamici riferiti alla possibilità di fenomeni a carattere di rovescio o temporale, mostra tale evenienza sui settori centro-orientali. Verosimilmente potremo assistere a locale instabilità di tipo pre-frontale, innescata anche da locali convergenze al suolo, con rovesci e isolati temporali. Si potrebbe quindi verificare un evento simile a quello del pomeriggio di Natale, con possibile graupel.
Forti venti di burrasca e mare molto mosso con mareggiata
Saremo interessati da un’intensa ventilazione dai quadranti meridionali, con progressivo rinforzo dalla notte di lunedì. Le raffiche più sostenute sono attese su crinale e settori orientali.
Valori massimi di burrasca forte o a tratti superiori su rilievi centro-orientali, riminese e forlivese, ossia tra 74 e 87 km/h ma con picchi possibili fino a 100 km/h. Venti di burrasca anche lungo tutto il tratto costiero e sul mare, che vedrà aumentare repentinamente il moto ondoso, fino a molto mosso sotto costa e agitato al largo.
In questi giorni abbiamo condizioni favorevoli al fenomeno dell’acqua alta e la situazione potrebbe risultare critica soprattutto per l’Alto Adriatico. Maggiormente esposta la parte settentrionale della nostra costa rispetto a quella meridionale alla mareggiata con onda da sud/sud-est.