Gli ultimi aggiornamenti confermano quanto indicato nei precedenti bollettini. L’arrivo di una saccatura atlantica determinerà un intenso peggioramento dal tardo pomeriggio di lunedì 4 ottobre sul nostro territorio.
Come scritto nel precedente approfondimento, nella seconda parte di lunedì 4 ottobre saremo interessati da un consistente impulso instabile.
L’arrivo della saccatura atlantica sul Mediterraneo sarà difatti anticipato da intensi e umidi flussi meridionali, che favoriranno l’innesco di temporali organizzati e di forte intensità tra Tirreno e Ligure.
Questi sistemi tenderanno, già dal tardo pomeriggio e più marcatamente nel corso della sera di lunedì, a risalire verso nord, interessando anche il nostro settore occidentale.
Probabili accumuli elevati in poco tempo per l’Appennino delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Si supererà agevolmente la soglia dei 70 mm in 3 ore sul crinale. A fine giornata potranno registrarsi accumuli puntuali prossimi o localmente superiori ai 100 mm, caduti perlopiù nelle ultime 6 ore di giornata. Una situazione di questo tipo sicuramente andrà ad influire sull’incremento idrometrico dei corsi d’acqua montani, nonché potrebbe dar luogo a ruscellamenti e colate detritiche.
Sulle pianure e le colline di Piacentino, Parmense e Reggiano la fenomenologia sarà inizialmente più irregolare e tenderà in seguito a divenire diffusa e anche a carattere temporalesco.
Nel corso della notte estensione dei fenomeni verso est
Nel corso della notte verso martedì i rovesci e i temporali si estenderanno gradualmente verso est. Le precipitazioni risulteranno più irregolari, ma comunque intense specie a ridosso dei rilievi.
In seguito l’instabilità si attenuerà temporaneamente, prima di un nuovo peggioramento a cavallo tra la sera di martedì e mercoledì 6 ottobre.
In generale si attende un aumento della ventilazione dai quadranti meridionali,