Discesa d’aria fredda venerdì 20: possibili nevicate e vento in rinforzo

Una discesa d’aria fredda ci riguarderà con ogni probabilità tra venerdì 20 e sabato 21 novembre, con netto rinforzo della ventilazione e calo termico. Possibile quindi il ritorno della neve in regione.

Dopo il veloce transito di oggi, lunedì 16 novembre a cui si assocerà un rinforzo della ventilazione nelle ore serali e nella prima parte di martedì 17, una temporanea rimonta d’alta pressione garantirà condizioni più stabili nei prossimi giorni. Non mancheranno comunque foschie dense o nebbie nelle ore più fredde.

La nostra attenzione si sposta verso il fine settimana, quando il bacino del Mediterraneo sarà interessato con ogni probabilità, da un’avvezione di aria fredda artico-marittima. Si tratterà quindi del primo peggioramento che porterà freddo in questo mese di novembre.

Il calo termico sarà quindi uno degli aspetti maggiormente apprezzabili, con l’isoterma -4 a 850 hPa (circa 1500 metri) ad interessare i nostri settori. Registreremo anche un netto incremento della ventilazione, disposta in prevalenza dai quadranti orientali. Venti medi di forte intensità specialmente sulla Romagna e sulla costa Ferrarese (superiori a 62 km/h), con raffiche di burrasca/burrasca forte (possibilmente superiori a 87 km/h) e moto ondoso in aumento.

Le raffiche più sostenute si registreranno quindi sul settore costiero e sul crinale appenninico, dove alle quote più alte potranno agevolmente superare i 100 km/h.

 

Probabile ritorno della neve in Emilia-Romagna

Abbiamo tenuto per ultimo il capitolo precipitazioni perché è quello che attualmente permette di scendere meno nei dettagli. Possiamo dire che la discesa d’aria artico-marittima, senza minimi depressionari, difficilmente potrà produrre sui nostri settori delle precipitazioni organizzate.

Tuttavia secondo alcune indicazioni che fornisce la modellistica, appare possibile l’approfondimento di un minimo sul Ligure, il quale permetterebbe un incremento dell’instabilità anche sui nostri settori. L’azione del minimo favorirebbe le aree appenniniche centro-occidentali inizialmente e poi i settori orientali. Contestualmente si potrebbero formare precipitazioni sul mare, grazie al contrasto dovuto all’avvezione fredda, in moto verso la terraferma.

Per quanto riguarda l’indicazione della quota neve, essa calerà progressivamente, portandosi fin sui 1000 metri. Successivamente ci attendiamo un ulteriore calo, possibile anche fin verso i 600-700 metri, tuttavia le precipitazioni si saranno già esaurite o saranno in via di attenuazione in quel momento.

Per quanto riguarda le pianure appaiono probabili fenomeni irregolarmente distribuiti, eccezion fatta per la Romagna che potrebbe vedere accumuli discreti.

Maggiori dettagli nei prossimi approfondimenti, 

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