Gelicidio in atto sulle colline parmensi e reggiane : quali le prossime aree a rischio?

Ecco l’ultimo scatto radar che mostra una lingua di rovesci tra le province di Parma e Reggio Emilia con fenomeni più intensi sull’Alto Appennino. L’attuale intrusione di aria calda ha creato uno strato inversionale tra i 700 e i 1000 metri di quota dove si registrano temperature decisamente positive, mentre oltre i 1200 metri circa la temperature si attestano attorno lo zero con nevicate. La zona critica è però quella delle prime colline e della pedemontana dove si  registrano temperature debolmente negative e la pioggia cade ghiacciata o si ghiaccia al suolo con il classico fenomeno conosciuto come gelicidio o vetroghiaccio. Questa situazione non è da sottovalutare perché può creare situazioni pericolose sulle strade in caso di rovesci intensi che a tratti interessano attualmente la provincia di Reggio.

 

L’infiltrazione di aria più calda, infatti, è stata sufficiente a generare alcuni temporali sull’alto Appennino ,come mostra la mappa dei fulmini postata di seguito, ed ora possibili anche in pianura.  Nelle prossime ore i rovesci tenderanno a spostarsi verso nord-est ,quindi non escludiamo il rischio di gelicidio anche sulle prime colline e alte pianure del Reggiano Orientale, del Modenese e del Bolognese. Non si esclude anche la possibilità di qualche rapida nevicata nella prossime ore fino a bassa quota sulle province dell’Emilia Centrale, ma la previsione rimane impossibile data la complessità del profilo termico verticale in questo momento; escludiamo però accumulo.

Per le previsioni di domani e dei prossimi giorni vi rimandiamo al bollettino previsionale.