Intenso peggioramento martedì con neve a bassa quota e venti di burrasca

Si profila un nuovo peggioramento per la giornata di martedì 6 aprile, con flussi freddi che favoriranno un ulteriore calo termico, mentre la presenza di un centro di bassa pressione in Adriatico apporterà instabilità diffusa e venti di burrasca.

Nella seconda parte di lunedì 5 aprile una saccatura tenderà ad approfondirsi sul bacino del Mediterraneo, determinando una progressiva avvezione fredda in quota e un incremento dell’instabilità. Difatti, nelle prime ore di martedì 6 aprile un minimo depressionario si approfondirà sul nostro territorio e tenderà a traslare in Adriatico.

Si registrerà di conseguenza un spiccato peggioramento delle condizioni meteo, specialmente sul settore centro-orientale della regione. Le precipitazioni assumeranno carattere diffuso e sulla parte orientale della regione potranno anche risultare a carattere di rovescio a inizio instabilità.

La fase maggiormente perturbata sarà tra metà mattinata e la prima parte del pomeriggio in linea indicativa, poi si volgerà a graduale attenuazione delle precipitazioni a partire da ovest, seppur con la possibilità di ultimi locali rovesci favoriti dall’afflusso freddo e da un minimo quantitativo di energia disponibile per la convezione portato dalla circolazione orientale.
L’avvezione fredda associata al transito della saccatura determinerà un repentino calo termico, con la neve che tornerà a cadere fino a quote collinari. In Emilia indicativamente fin sui 400 metri, in Romagna fin sui 200-300 metri, anche grazie a precipitazioni più intense. Nelle ore pomeridiane, seppur con tendenza ad attenuazione, possibili fenomeni nevosi fin sui fondovalle romagnoli specie sul riminese.

Nel complesso le cumulate medie areali sono attese nell’ordine dei 10-15 mm sulla parte orientale, tra i 5 e i 10 mm su quella centro-occidentale. Valori superiori sulle aree appenniniche e in presenza di rovesci localizzati.

Forti venti di burrasca e rischio mareggiate

Protagonista di questa giornata instabile sarà la ventilazione, inizialmente occidentale nelle ore notturne, che andrà in rotazione da nord-est con spiccato rinforzo nella fascia mattutina. Le simulazioni dei modelli ad alta risoluzione indicano possibili raffiche oltre 90 km/h, lo scenario peggiore si colloca attorno ai 100/110 km/h su costa settentrionale e Delta del Po e attorno a 90/100 km/h sulla parte meridionale.

Altrove in regione ventilazione moderata, con rinforzi su pianure centro-orientali e aree di crinale, ma con intensità comunque inferiori rispetto a quelle sopracitate. Il movimento del minimo in Adriatico favorirà un’attenuazione della ventilazione nel pomeriggio-sera.

Il moto ondoso andrà in rapido aumento, con mare agitato nella mattinata di martedì, possibile onda oltre 2,5 metri sotto costa e oltre i 3,2 metri al largo. Moto ondoso in graduale attenuazione dalla serata.

Possibili mareggiate, specialmente sulle parti più esposte della nostra costa. L’evento mareale dovrebbe essere relativamente breve, tuttavia ci attendiamo fenomenologia intensa, anche perché al largo saranno possibili raffiche oltre 120 km/h. 

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