In arrivo un marcato peggioramento a partire dalla serata di martedì 1 dicembre, con la neve che potrà spingersi fin sulla pedemontana e fare la sua comparsa anche sull’alta pianura emiliana. Tornano anche le piogge, diffuse sui restanti settori nonché il rinforzo della ventilazione.
Dopo una giornata di lunedì 30 novembre stabile e con temperature in calo, la giornata di martedì 1 dicembre vedrà un progressivo peggioramento a partire dalle ore serali.
Assisteremo difatti a un’avvezione fredda sul bacino del Mediterraneo con formazione di un minimo depressionario che darà luogo a precipitazioni diffuse dalla sera di martedì e per gran parte di mercoledì 2 dicembre, con instabilità presente, specie sui settori orientali, anche giovedì 3.
Neve fino a bassa quota, possibili fiocchi sulle aree pianeggianti dell’Emilia
L’aspetto che sicuramente suscita maggior interesse di questa previsione è ciò che riguarda la neve, che ci attendiamo fino a bassa quota sulle province emiliane.
Il peggioramento inizierà martedì sera, con le prime precipitazioni che risulteranno nevose fin sui 500 metri, in calo nella notte fino a 300 metri di quota. Successivamente, grazie al maggior afflusso di aria fredda, ci aspettiamo fenomeni nevosi fin sui 100-200 metri. Un ruolo importante lo giocherà l’intensità delle precipitazioni, che dalla provincia di Reggio Emilia verso Est sono attese moderate o a tratti forti. Nei momenti di maggior intensità, possibili fioccate fin sulle zone di alta pianura. Non escludiamo quindi a priori che possano imbiancarsi anche Reggio Emilia e Modena, con la neve fino alle porte di Bologna nel corso di mercoledì 2 dicembre. Piacentino e Parmense vedranno le stesse quote neve, ma con fenomeni che sembrano meno consistenti.
Meno favorite le zone di bassa pianura, stante anche l’intensità delle precipitazioni che al momento è prevista tra il debole e il moderato.
Sulla Romagna invece situazione differente: registreremo un progressivo rinforzo della ventilazione da nord-est, con quota neve mediamente più alta, inizialmente sui 900 metri. Tra pomeriggio e sera la ventilazione tenderà a disporsi da nord-ovest anche nelle zone interne romagnole, favorendo una diminuzione della quota neve: sembra favorita la parte settentrionale della Romagna per vedere neve fin sulla bassa collina o pedemontana, mentre sul Riminese probabilmente ci si attesterà sui 500-600 metri.
Al momento non parliamo di accumuli perché è sicuramente presto per farlo e forniremo un approfondimento nei prossimi giorni. Chiaramente ci attendiamo valori elevati in Appennino e più che discreti sulla fascia collinare emiliana.
Piogge abbondanti sulla Romagna e ventilazione in rinforzo
Piogge abbondanti sulla Romagna, specie tra Cesenate e Riminese dove ci attendiamo accumuli elevati nell’arco delle 24/36 ore. Possibili picchi anche di 60-70 mm in maniera diffusa e valori puntuali prossimi ai 90-100 mm.
Il settore costiero vedrà il rinforzo della ventilazione a partire dalla notte di mercoledì, con raffiche da nord-est fino a 62-75 km/h, a tratti superiori. Anche sul crinale si registreranno raffiche di burrasca o burrasca forte, mentre sulle zone pianeggianti prevarrà una ventilazione debole da nord-ovest. Rotazione da nord-ovest anche sulla Romagna come spiegato nel paragrafo precedente, almeno sulle zone interne, attesa nella seconda parte di mercoledì in base al movimento del minimo depressionario.
Il mare sarà molto mosso, localmente agitato al largo, tuttavia il coefficiente di marea da medio a basso dovrebbe scongiurare mareggiate particolarmente pronunciate. Attenzione comunque in prossimità di moli e porti, nonché nelle aree che presentano già delle criticità.
Instabilità che andrà attenuandosi tra la seconda parte della giornata di giovedì e venerdì 4, mentre da sabato 5 appare probabile un nuovo peggioramento, ma ne riparleremo.