L’inverno meteorologico 2021/22 ci ha congedati con freddo e neve fino a bassa quota. Anche Marzo ha esordito con un simile copione e non sembra intenzionato a cambiare paradigma. Vediamo cosa ci attende.
Week-end con circolazione fredda da Est
Marzo più invernale dell’inverno: se il trimestre freddo 2021/22 ha per larga parte deluso le aspettative, con scarsi episodi nevosi e temperature, specie in febbraio, tutt’altro che fredde, l’inizio della primavera meteorologica (che scocca l’1 marzo di ogni anno) pare riservare maggiori sorprese in termini di freddo e possibili nevicate.
Dopo che i primi giorni di marzo 2022 sono stati caratterizzati da tempo stabile e gelate mattutine diffuse, un nuovo impulso freddo dall’Artico è destinato a raggiungere le regioni adriatiche dello Stivale tra venerdì 4 e sabato 5 marzo, arrecando scarsi effetti in termini di precipitazioni ma un ulteriore e sensibile calo termico.
Ce lo dimostra la mappa in allegato sopra: dal flusso freddo da Est tenderà a sganciarsi una goccia fredda proprio nello spazio compreso tra le regioni balcaniche e quelle del medio-basso versante adriatico italiano. Siamo dunque dinanzi ad un primo fine settimana di marzo all’insegna di ventilazione da nord-est, calo delle temperature, ben al di sotto dei valori tipici del periodo, e qualche precipitazione.
Cosa ci attende nel dettaglio
La giornata di venerdì 4 marzo vivrà già a partire dal mattino un cambiamento per l’irruzione di aria fredda da nord-est: si attiveranno venti di Bora, aumenterà la nuvolosità e si svilupperà una linea di rovesci in rapido scivolamento dalle pianure verso le aree appenniniche.
La neve tornerà a fare la sua comparsa dapprima oltre 900-1100 metri, mentre tra tarda mattinata e primo pomeriggio i fiocchi potranno spingersi fin sui 600-800 metri. Accumuli al suolo piuttosto scarsi, eccezion fatta per l’Appennino romagnolo.
Per sabato 5 marzo attese condizioni meteo stabili e prevalentemente soleggiate: soffierà con raffiche moderate il vento di Bora da nord-est e non mancheranno le gelate mattutine in Emilia.
La giornata di domenica 6 marzo, in virtù di una ulteriore azione retrograda della goccia fredda sui Balcani, potrebbe invece vedere un aumento della nuvolosità, con il rischio di qualche precipitazione, sulla Romagna centro-meridionale. Tali precipitazioni, a coinvolgere specialmente l’entroterra, risulteranno nevose fin sui 300 metri.
E per l’inizio della settimana seguente? La formazione di un’Alta Pressione di blocco tra Danimarca e Scandinavia unita all’azione retrogada del freddo da est verso ovest potrebbe favorire scenari di interazione tra umide correnti atlantiche occidentali e masse d’aria fredde orientali. Ne riparleremo con più dettaglio non appena la prognosi potrà essere sciolta.
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