Si appresta ad arrivare un cambiamento significativo della situazione meteorologica sul nostro territorio, in concomitanza con il fine settimana dell’Epifania. Prima una perturbazione di origine atlantica, poi un secondo impulso associato ad aria molto fredda in quota, con ritorno delle nevicate almeno fino a quote collinari.
Nubi in aumento venerdì 5 gennaio per l’avvicinamento della prima perturbazione dell’anno: sarà un impulso di origine atlantica, accompagnato da venti meridionali e temperature ancora miti, specie sulla Romagna dove potranno verificarsi punte di 14/15°C. Le piogge si estenderanno gradualmente all’intero territorio tra pomeriggio e sera, risultando come capita di consueto con questo tipo di situazioni, più consistenti sugli Appennini.
Le precipitazioni persisteranno anche nella giornata di sabato 6 gennaio, quando progressivamente si verificherà un primo afflusso di aria fredda in quota: la neve tornerà sulle nostre montagne oltre i 1100-1300 metri sulla parte occidentale e tra 1300 e 1500 metri sulle zone montane centro-orientali.
Una seconda perturbazione arriverà domenica 7 gennaio, riportando condizioni più tipicamente invernali, con un ulteriore e più robusto ingresso di aria fredda: sono attese precipitazioni diffuse, più intense sul settore centro-orientale, con quota neve in ulteriore calo, intorno a 1000-1200 metri, localmente più in basso sui rilievi centrali, dove i fenomeni nevosi potranno raggiungere anche le località di alta collina.
Gli accumuli in sintesi
Per quanto riguarda gli accumuli, venerdì attesi valori contenuti sulle pianure tra 2 e 5 mm sul settore orientale e tra 5 e 10 mm sul settore centro-occidentale. Fino a 15-30 mm sulle aree appenniniche con punte di 40-60 mm sulla parte montana più occidentale.
Sabato fenomeni diffusi con possibili 20 mm di pioggia su gran parte del territorio, qualcosa in meno sulla Romagna. Rilevanti cumulate di 50-70 mm sull’Appennino centro-occidentale, localmente superiori.
Domenica tra 10 e 20 mm su gran parte del territorio regionale.
Venti in rinforzo e probabile mareggiata
La situazione sarà da monitorare attentamente, perché saremo in un periodo con maree astronomiche di sizigia (Luna Nuova), che presentano dei massimi giornalieri, attesi prevalentemente in orario mattutino, piuttosto elevati. Se a questo combiniamo l’azione dei venti di Scirocco presenti tra venerdì e sabato, che successivamente saranno ‘’ingolfate’’ dall’ingresso della Bora a partire dall’alto Adriatico nelle prime ore di domenica, allora è lecito aspettarci una possibile mareggiata significativa.
Quale tendenza per i giorni successivi?
Attualmente, per quanto sia presto fornire ulteriori dettagli, si vede continuare questo afflusso freddo anche nei primi giorni della nuova settimana, con un tipo di tempo variabile specie sulla Romagna, in particolare il riminese. In questo contesto potrebbero verificarsi precipitazioni sparse in evoluzione dalla costa verso l’entroterra, nevose anche a quote basse o molto basse. Tuttavia è presto per ‘’ufficializzare’’ la possibilità di neve a quote inferiori alla bassa collina, bisognerà attendere i prossimi aggiornamenti, ma al momento eventuali precipitazioni tra lunedì e martedì prossimo, potrebbero essere nevose dai 200-300 metri in su.