Serie di perturbazioni nella nuova settimana

La nuova settimana vedrà nuovi impulsi perturbati interessare il nostro territorio, che vedrà ancora il persistere di un intenso flusso meridionale. Particolarmente abbondanti le precipitazioni attese sulle aree appenniniche, già marcatamente interessate dagli eventi meteorologici dei giorni scorsi.

Sul bacino del Mediterraneo continueranno a giungere correnti umide di origine atlantica, che già dalla serata di Domenica 29 Ottobre favoriranno un aumento dell’instabilità sul territorio regionale.

Nello specifico sono attese piogge via via più diffuse nel corso di Lunedì 30 Ottobre, in particolare sulle aree appenniniche centro-occidentale, dove potranno assumere anche carattere di rovescio o temporale e risultare particolarmente intense e persistenti nelle zone di crinale, che potrebbero ricevere altri 150-200 mm di accumulo.

Sulle pianure i fenomeni tenderanno a transitare tra la giornata di Lunedì e le prime ore di Martedì 31 Ottobre e risulteranno più consistenti sul centro-ovest della regione.

Altri due impulsi instabili possibili nella seconda parte di settimana

Le correnti atlantiche continueranno ad interessare l’area Mediterranea, determinando condizioni di variabilità a seguito del passaggio perturbato descritto nel paragrafo precedente. Attualmente le ultime corse della modellistica individuano la possibilità di due ulteriori impulsi perturbati, il primo tra Giovedì 2 e Venerdì 3 Novembre e il secondo tra Domenica 5 e Lunedì 6 Novembre.

Si tratta chiaramente di indicazioni preliminari, dato che mancano ancora 5-7 giorni, tuttavia è importante tenere a mente che altre piogge sono attese nel nostro territorio, in particolare nelle aree già abbondantemente colpite nei giorni scorsi.

Come già detto nel precedente approfondimento, la situazione rimane potenzialmente critica. I corsi d’acqua, in particolare quelli a regime torrentizio delle nostre montagne, torneranno ad ingrossarsi e probabilmente lo faranno anche più rapidamente rispetto agli scorsi eventi (dove ci sono già stati transiti di piene con livelli idrometrici superiori alla soglia rossa), mentre i terreni e i versanti ancora intrisi d’acqua (e di conseguenza maggiormente inibiti all’assorbimento) potranno risultare più fragili, favorendo l’innesco di frane e smottamenti.

Tutti e tre i passaggi perturbati saranno accompagnati da ventilazione in intensificazione, in particolare sulle aree montane dove sono previste raffiche di burrasca forte.

Osservando i grafici ensemble, si nota come la prima decade del mese di Novembre sarà spesso perturbata, anche se almeno inizialmente, senza cenni di freddo. Le temperature, a causa della prevalenza di flussi meridionali, si manterranno superiori alla media poi potranno calare solo a termine del periodo preso in esame.

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