Continua il trend che ha caratterizzato gli ultimi anni, col 2018 che, pur senza particolari picchi, si rivela come l’anno più caldo da quando si raccolgono i dati.
+1.58°C rispetto alla media 1971-2000 (e +1.1°C rispetto alla 1981-2010), è l’anomalia che caratterizza l’anno appena concluso, che lo fa collocare in testa alla classifica degli anni più caldi dal 1800 ad oggi, superando il precedente record del 2015 (+1.44°C to 71-00).
Sono ben 10 i mesi del 2018 a far registrare anomalie positive, su tutti Gennaio ed Aprile, quest’ultimo che per via dell’anomalia pari a +3.50°C rispetto alla media di riferimento si è rivelato il più caldo di sempre. Notevole anche il primo mese dell’anno, il secondo più caldo, a +2.37°C.
Per quanto riguarda le precipitazioni, è risultato un anno complessivamente piovoso, con un +11% rispetto alla media a livello nazionale: gran parte dell’Italia ha visto precipitazioni sopra la media, ad eccezione del Nord-Est, unica area con un leggero deficit precipitativo. Senza dubbio l’anomalia pluviometrica più rilevante è quella della Sardegna, con un +47%, seguita dalla Sicilia (+31%). Valori più contenuti al centro e al Nord-Ovest.
Si conferma quindi il trend che ha visto le ultime annate sempre più calde, nell’ordine: 2018-2015-2014-2003-2016-2007-2017-2012. Emblematico come sui primi 8 anni, ben 5 annate siano successive al 2010, nonché tra gli ultimi 30 anni più caldi dal 1800 ad oggi, 25 siano collocati dopo il 1990.