Dicembre 2020 è risultato un mese decisamente dinamico che ha visto il passaggio di numerose depressioni nord-atlantiche sulla nostra regione. Il risultato è stato un mese eccezionalmente piovoso, caratterizzato da valori termici superiori alla norma a causa di flussi miti atlantici, in un contesto prevalentemente umido e con pochissime ore di sole.
L’anomalia di geopotenziale mediata sul mese di dicembre 2020 mostra la presenza di un’estesa e duratura circolazione depressionaria sull’Europa centro-occidentale con ripetuti impulsi instabili verso il Mediterraneo. Condizioni anticicloniche hanno invece interessato i settori dell’Atlantico occidentale, della Groenlandia e della Russia occidentale.
Dal punto di vista sinottico il mese ha esordito con la discesa di un impulso instabile di estrazione artico-marittima che ha determinato nevicate fino in pianura sull’Emilia centro-occidentale e con i fiocchi che si sono portati fin sui 300-400 m anche sulla Romagna.
Sempre nella prima decade del mese il nostro territorio ha visto la discesa di numerose depressioni nord-atlantiche, in seno ad una persistente circolazione depressionaria sull’Europa occidentale. Lo sprofondamento occidentale delle depressioni è spesso coinciso con un richiamo più mite dai quadranti meridionali verso i settori centro-orientali della regione, che hanno spesso visto temperature superiori alle medie del periodo e quota neve molto elevata da Modena verso est, soprattutto tra 4 e 6 dicembre. L’aria più fredda sui settori occidentali ha invece permesso alle nevicate di spingersi fino a quote collinari.
Marcata instabilità anche nella seconda parte del mese
La seconda decade del mese ha visto via via un temporaneo ripristino di condizioni anticicloniche, con il passaggio di blandi impulsi perturbati, alternati a periodi più stabili.
La terza decade, dopo un primo periodo anticiclonico e mite, è risultata ,invece, più dinamica con la discesa di aria fredda da Nord-Est che ha determinato un Natale perturbato, con fenomeni di Graupel tra parmense e modenese, da segnalare anche la formazione di insoliti temporali sulle aree pianeggianti tra Parma e Modena, con episodi di grandine seguiti da graupel e gragnola con accumulo sulla città di Modena.
Sul finire del mese una nuova estesa saccatura sull’Europa Centro-Occidentale ha attivato flussi umidi meridionali con precipitazioni diffuse e temperature in aumento soprattutto sui settori orientali della regione.
Il dettaglio sinottico sulla nostra penisola mostrava un minimo depressionario sul Golfo Ligure il 28 Dicembre che ,grazie all’aria fredda residua sulle province occidentali, ha determinato una copiosa nevicata fino in pianura tra piacentino e parmense, come non si vedeva almeno dal 5-6 febbraio 2015 per Parma e dal 2013 per Piacenza.
Quota neve in netto aumento da Reggio Emilia verso Est, mediamente compresa tra 600 e 1000 m con episodi diffusi di gelicidio sulla collina reggiana e modenese.
TEMPERATURE
Il mese di Dicembre appena trascorso, ha registrato temperature massime sotto la media climatologica nel settore Ovest della regione, interessato meno dal flusso caldo in risalita da Sud portato dalle perturbazioni. La parte Est è risultata invece leggermente sopra media. Per quanto riguarda le temperature minime, Dicembre è stato caratterizzato da valori spesso sopra media, alternati a qualche nottata più fredda. In generale l’andamento delle temperature minime è stato spesso condizionato da una costante copertura nuvolosa che non ha consentito la discesa delle temperature notturne.In appennino invece la situazione è stata differente con diversi giorni che hanno registrato temperature minime negative anche di diversi gradi sotto zero.
PRECIPITAZIONI
Le precipitazioni rappresentano l’aspetto più rilevante di questo mese di dicembre con accumuli estremamente abbondanti specialmente sulle province occidentali dove si sono abbattuti record secolari per il mese di dicembre. Nel complesso, a livello regionale, risulta come il mese più piovoso da almeno 60 anni ,con i valori più elevati tra PC-PR, via via inferiori ,ma comunque abbondanti, su Ferrarese e Romagna. La maggior parte della pioggia è caduta nella prima decade del mese in cui si ricordano intense piene dei fiumi e la rottura dell’argine del fiume Panaro a Modena.
Su tutti i dati spiccano:
- 271,2 mm di Parma, record secolare (dal 1878), con distacco sul precedente massimo di 197,4 mm del 1959
- 258,2 mm di Piacenza, record secolare (dal 1871) con distacco sul precedente massimo di 176,6 mm del 1996
Precipitazioni da record per gli ultimi 60 anni anche a Reggio Emilia con 175 mm caduti a fronte dei 135,8 mm registrati nel 1992.
Come si può vedere dalla mappa i colori più scuri sul settore occidentale indicano accumuli particolarmente abbondanti a Ovest, mentre spostandosi verso i settori orientali i quantitativi risultano inferiori fino ad arrivare a valori di 100-150 mm mensili.
NEVE
A precipitazioni da record sono state associate nevicate eccezionali in Appennino, probabilmente mai viste negli ultimi trent’anni nella prima fase di inverno tra Piacenza e Modena.
Durante il mese di dicembre i dati che abbiamo raccolto grazie al progetto neve targato Centro Meteo Emilia Romagna recitano
- 426 cm al Rifugio Segheria, 1410m sull’Appennino Reggiano
- 280 cm a Presa Alta di Ligonchio, 1220 m sull’Appennino Reggiano
- 174 cm a Monchio delle Corti, 880 m sull’Appennino Parmense
- 103 cm a Barchi sull’Appennino Piacentino.
I dati riportati si riferiscono alla somma degli accumuli di tutte le nevicate registrate durante il mese di dicembre e non allo spessore di neve raggiunto al suolo.
La neve è dunque caduta principalmente sui rilievi con qualche comparsa fino in pianura tra 2 e 3 dicembre e marcatamente sull’Emilia occidentale il 28 dicembre.
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Report 25-26 dicembre 2020: Bianco Natale con neve e grandine