Emilia Romagna: bollettino clima e siccità marzo 2020

Temperature

Il mese di marzo 2020 ha fatto registrare temperature superiori alla media (1961-1990) nelle prime due decadi e temperature nettamente inferiori alla media nella terza decade.  Nel complesso il mese chiude con uno piccolo scarto di +0,5°C rispetto alla media climatica 1961-1990.

Precipitazioni

Le precipitazioni di marzo 2020 si sono concentrate principalmente nella prima e nell’ultima decade del mese, mentre la seconda decade è stata caratterizzata da giorni piuttosto secchi ( e caldi). Nel complesso le precipitazioni mensili risultano di poco sotto media con 70mm rispetto ai 75mm previsti dalla climatologia.

Tuttavia la distribuzione delle piogge è stata parecchio irregolare con l’area appenninica in surplus pluviometrico, mentre tutta la fascia di pianura ha visto scarse precipitazioni con ampi scarti del -50% sull’area centro-orientale.

Le scarse piogge di marzo si ripercuotono sul primo trimestre del 2020 che vede tutta la regione in deficit pluviometrico con le zone più secche proprio sui settori orientali con picchi percentuali di -75% rispetto alla media e in generale condizioni di siccità meteorologica specialmente in pianura.

Siccità

Le scarse precipitazioni degli ultimi 3 mesi hanno portato ad una situazione di diffusa siccità meteorologica, specialmente sui settori di pianura orientali, come indica la mappa degli indici SPI a 3 mesi.

Tuttavia la situazione non è ancora allarmante dal punto di vista idrologico grazie alle abbandonanti piogge dello scorso anno. Gli indici a 6 e 24 mesi mostrano condizioni nella norma o addirittura di abbondanza di risorse a 12 mesi.

PORTATA DEL FIUME PO

Durante il mese di marzo la portata del fiume Po è stata inferiore alle media di lungo periodo a Piacenza  e leggermente inferiore in tutte le altre stazioni idrometriche della regione.

Nelle seguenti tabelle viene raffigurato l’andamento medio mensile del fiume Po nel 2020 a confronto con il 2019, il minimo storico e la serie di lungo periodo in alcune località della regione.

SINOTTICA

L’evoluzione sinottica del  mese di marzo è stata spiccatamente variabile. Una prima fase perturbata di stampo principalmente atlantico con piogge concentrate soprattutto in Appennino grazie all’attivazione di correnti sud-occidentali. Una parte centrale del mese, anche piuttosto duratura, di dominio anticiclonico con condizioni di siccità e temperature nettamente superiori alla media. Infine una fase di stampo tipicamente invernale con aria molto fredda di estrazione artico-continentale, ma di scarsa resa in termini di precipitazioni a livello regionale. Ricordiamo che in questa fase è tornata la neve fino in pianura con accumuli anche importanti sull’Appennino Romagnolo. Maggiori dettagli QUI

Dal punto di vista di circolazione a larga scala il mese di marzo ha visto, come per l’inverno, condizioni di Arctic Oscillation positiva (lo testimoniano i colori blu\viola alle alte latitudini nelle immagini seguenti) che sono mediamente sfavorevoli a condizioni di dinamicità alle nostre latitudini. Tuttavia una forte espansione dell’alta pressione azzorriana verso nord e poi verso est (associabile ad un pattern di NAO negativa) ha favorito la discesa di aria molto fredda in una circolazione secondaria orientale, anche se non associata ad una vera ondulazione perturbata in grado di portare maltempo diffuso.

CONCLUSIONI

In sintesi il mese di marzo ha visto condizioni meteorologiche molto variabili, passando da correnti atlantiche, all’anticiclone e ,infine, a correnti molto fredde dall’artico.

Nel complesso il mese chiude con precipitazioni quasi in media, ma in gran parte a carico dell’Appennino, mentre la pianura si trova in condizioni di siccità. I primi 3 mesi dell’anno possono considerarsi di siccità meteorologica, attualmente aggravati anche da una prima metà di Aprile secca. La prima parte di primavera, quindi, si classifica probabilmente come una delle più secche di sempre.

Tuttavia è ancora prematuro trarre conclusioni allarmanti (come ci è già capitato di leggere sul web) a metà della stagione. Sul finire del mese di aprile e durante il mese di maggio potrebbero verificarsi condizioni nettamente perturbate in grado si “sanare” l’attuale bilancio. Tendenza meteo disponibile QUI.

Inoltre, come riportato sopra, l’attuale siccità meteorologica non si riflette in siccità idrologica di lungo periodo a 6, 12 e 24 mesi grazie alle precipitazioni dell’anno scorso.

I dati e mappe a cura di Arpae, “Bollettino Siccità” completo QUI