Record di pioggia nei mesi di Maggio e Novembre e tanta variabilità hanno caratterizzato l’andamento meteorologico del 2019, che ha visto anche 133 allerte meteo emesse dal Centro Funzionale Regionale.
Il 2019 è risultato un anno meteorologicamente dinamico, con una spiccata variabilità nel corso dei mesi. Spiccano i record di pioggia registrati a Maggio e Novembre, mentre dal punto di vista delle temperature si conferma, anche a livello locale, il trend ad un generale aumento dei valori medi registrati sul territorio.
Gli eventi salienti del 2019
Con un’anomalia di +0.7°C rispetto al clima recente (1991-2019) il 2019 risulta il quarto anno più caldo dopo 2014, 2015 e 2018. Risulta inoltre tra i dieci più piovosi, facendo registrare record assoluti di precipitazione per i mesi di Maggio e Novembre. Questi due mesi li ricordiamo non solo per gli ingenti quantitativi di pioggia, ma anche per le criticità che si son registrate sul nostro territorio.
In particolar modo, sia nel periodo di Maggio sia nel periodo di Novembre-Dicembre abbiamo vissuto eventi di piena che han prodotto rottura di argini ed allagamenti nelle aree circostanti.
Son risultati 24 gli eventi idro-meteorologici significativi con danni rilevanti: oltre alle piene sopracitate, i temporali durante il trimestre estivo, con grandinate e forti raffiche di vento, nonché mareggiate lungo la costa specialmente a Maggio e sul finire dell’anno.
Andamento dei corsi d’acqua
Per quanto riguarda il fiume Po esso ha visto nel complesso un anno nella norma, mentre per gli altri corsi d’acqua i deflussi nel complesso sono risultati superiori alla norma. Tale dato è per gran parte dovuto alle piogge abbondanti nel mese di Maggio e nel periodo autunnale.
TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI
Per quanto riguarda le temperature si conferma il trend degli anni recenti che ha visto un progressivo riscaldamento. Si nota chiaramente questa tendenza anche semplicemente osservando il primo grafico a sinistra.
Le notti tropicali, ossia quelle con temperatura minima uguale o superiore a +20°C, sono in aumento negli ultimi anni. Questo concorda in parte con il trend di riscaldamento che stiamo vivendo, tuttavia osservando la mappa, è evidente l’influenza dell’isola di calore urbana. Infatti negli ultimi anni è aumentato anche il livello di urbanizzazione del nostro territorio e si nota infatti una maggior concentrazione di notti tropicali in prossimità dei principali centri urbani.
Questo non vuol certo smentire l’importanza del trend di riscaldamento, tuttavia impone una riflessione sull’isola di calore urbana e sul suo potenziale impatto: ricordiamo che il calore concentrato nelle zone abbondantemente edificate, che fa registrare elevati scarti di temperatura rispetto alle aree circostanti, è il medesimo che potrebbe favorire lo sviluppo di temporali più intensi in prossimità delle città.
Le precipitazioni, specialmente per via dei mesi eccezionalmente piovosi di Maggio e Novembre, son risultate superiori alla norma su gran parte del territorio. Questo nonostante una prima parte dell’anno decisamente avara di piogge. Uniche aree isolate ad aver registrato precipitazioni sotto-media si rilevano nelle province di Rimini e Forlì-Cesena.
Sul periodo 1961-2019 le precipitazioni non mostrano trend significativo, con l’andamento che risulta piuttosto lineare nel tempo.
Per quanto riguarda i giorni piovosi sono risultati 128 in regione e anche qui, non si evidenziano particolari trend dal 1961 ad oggi.
133 ALLERTE METEO
133 le allerte meteo emesse, di cui 84 codice giallo, 35 codice arancione e 14 codice rosso. Sul totale annuo, il 36,4% delle giornate è trascorso sotto un tipo (almeno) di allerta.
La criticità maggiormente rilevata e per la quale è stata emessa più volte l’allerta sono le precipitazioni, seguite da frane, vento e temporali.
Si ricorda che l’allerta è un documento unico ” Allerta meteo-idrogeologica-idraulica” , prodotta congiuntamente dal Centro Funzionale di Arpae e dall’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile Regionale.
La massima validità temporale dall’emissione è di 36 ore: considerato che l’aggiornamento viene effettuato ogni giorno entro le 12:00 le allerte si spingono al più fin sulle 24 ore del giorno successivo.
- Allerta emessa alle 12:00 odierne e valida per le 24 ore di domani = validità 24 ore.
- Allerta emessa alle ore 12:00 odierne e valida dalle 12:00 di oggi e per le 24 ore di domani = validità 36 ore.
La limitazione dell’orizzonte temporale delle Allerte è funzionale alla possibilità di disporre quotidianamente delle previsioni meteorologiche e idrologiche più aggiornate e, quindi, con una maggiore attendibilità.
D’altra parte questo stesso limite determina un aumento delle allerte in numero assoluto, proprio per la necessità di ridefinirle e rinumerarle giorno dopo giorno.