Febbraio 2021 mite e secco sul nostro territorio

Il mese di febbraio 2021 è stato caratterizzato da scarse precipitazioni e temperature generalmente miti, nonostante il significativo evento freddo di metà mese.

Febbraio 2021 è risultato in controtendenza rispetto ai mesi precedenti, caratterizzato infatti da una notevole anomalia termica positiva e da una scarsa piovosità, determinate da frequenti momenti anticiclonici. Questa stabilità ci ha interessati durante la prima e la terza decade del mese, intervallata da una seconda decade del mese più dinamica. L’evento più significativo si è registrato senza dubbio a cavallo della metà del mese, con la discesa di una consistente massa d’aria fredda da Nord-Est, che ha riguardato anche i nostri settori. Questa discesa d’aria fredda è stata favorita da un temporaneo rallentamento della corrente a getto e dalla grande quantità di freddo che si era da tempo accumulata a ridosso della Russia europea. Sebbene i valori termici più rigidi si siano fermati a ridosso dei Balcani, la nostra regione è stata temporaneamente interessata dall’ingresso di un’isoterma -12°C alla quota di 850hPa. Tutto ciò è stato condito da una debole nevicata tra il 12 e il 13 del mese, con qualche centimetro di accumulo fin lungo la Via Emilia e fino a 15/20cm di neve fresca in Appennino.

La terza decade del mese ha invece visto il ritorno di condizioni stabili, con un’ondata di caldo fuori stagione, accompagnata da valori termici superiori alle medie del periodo anche di 8/10°C. Vediamo nel dettaglio, grazie ai dati forniti dall’ente regionale Arpae, i dati principali riguardo al mese appena trascorso.

Temperature

Le temperature si sono spesso mantenute al di sopra della media di riferimento, con esuberi termici marcati durante la prima e la terza decade; valori paragonabili alle attese solo durante la seconda decade complice, come detto, l’irruzione fredda da Est. Complessivamente a livello regionale il mese chiude con quasi 3°C di scarto rispetto alla media di riferimento (1961-1990) e facendo registrare un’anomalia distribuita in modo omogeneo in tutta la regione, sia nei valori massimi che nei valori minimi. La massima più alta è stata registrata a Sant’Agato Bolognese dove si sono toccati i 23,6°C. 

Precipitazioni

Le precipitazioni sono risultate scarse a livello regionale con 33mm caduti a fronte dei 64mm attesi stando alla media 1961-2018. 31 mm in meno dunque rispetto alle attese, con un’anomalia negativa che non ha pesato particolramente sul fornte della disponibilità idrica, complici le abbondanti precipitazioni dei mesi precedenti. Disponibilità idrica che è infatti ancora tra il buono e  l’ottimo su tutta la regione. Le poche precipitazioni si sono concentrate a cavallo fra la prima e la seconda decade del mese, in corrispondenza dell’unico evento instabile del mese.

Ultima ma doverosa precisazione riguardo alla qualità dell’aria che, complici le alte temperature e la stabilità atmosferica prolungata, è spesso risultata mediocre e, nella terza decade del mese addirittura pessima sui settori pianeggianti. Qualità dell’aria migliorata in questi giorni complice la ventilazione e la maggiore dinamicità atmosferica.

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Articolo a cura di Mattia Lanzi.