Gennaio 2022: più caldo della norma, rimane la siccità

Il primo mese del nuovo anno è risultato più caldo della norma, mentre le precipitazioni pur presenti non sono risultate risolutive verso il deficit idrico presente sul nostro territorio. Di seguito il report in base ai dati di Arpae.

Il quadro sinottico del mese di gennaio 2022 ha visto la prevalenza di un campo d’alta pressione, spiccatamente consolidato in seconda e terza decade con un breve transito perturbato tra il 19 e il 20 del mese. La prima decade invece, dopo un inizio all’insegna della stabilità e del caldo fuori stagione, ha visto una fase più instabile tra il 5 e il 10 del mese, con una perturbazione nord-atlantica che ha dato luogo a nevicate inizialmente sui settori emiliani e poi, a fine periodo con un secondo impulso, i settori romagnoli fin sulla costa.

Andamento delle temperature

Le temperature sono risultate lievemente superiori alla media 1991-2020, in particolare a causa dei valori massimi giornalieri la cui media è risultata di 8,1°C a fronte del riferimento di 6,7°C, mentre le minime sono risultate leggermente inferiori o prossime alla norma. Tale anomalia si è verificata principalmente sui rilievi, con frequente inversione termica sul territorio regionale.

Andamento delle precipitazioni

Nel complesso le precipitazioni sono risultate lievemente inferiori alla norma rispetto al clima 1991-2020. A livello territoriale si sono osservate marcate discrepanze, con deficit fino a 100 mm sui rilievi centro-occidentali e precipitazioni localmente superiori alla norma sui settori romagnoli.

Analisi della disponibilità idrica

Gli indici SPI a 6 mesi indicano presenza di siccità sul settore centro-occidentale e siccità intensa nel ferrarese.
Sul settore centro-orientale siccità estrema secondo gli indici SPI a 12 e 24 mesi.
Nel complesso i valori delle portate mensili del Po sono risultati inferiori alla media storica in tutte le stazioni idrometriche del nostro territorio.

L’indice SPI quantifica il deficit di precipitazione per diverse scale dei tempi; ognuna di queste scale riflette l’impatto della siccità sulla disponibilità di differenti risorse d’acqua. L’umidità del suolo risponde alle anomalie di precipitazione su scale temporali brevi, mentre l’acqua nel sottosuolo, fiumi e invasi tendono a rispondere su scale oggettivamente più lunghe. Nel primo caso quindi l’indice fornisce indicazioni circa la siccità agricola, mentre nel secondo caso abbiamo un’informazione che riguarda la siccità idrologica.

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