Luglio 2021: caldo e ancora siccitoso

Anche il mese di Luglio 2021 prosegue a far registrare anomalie negative dal punto di vista precipitativo, prolungando lo stato di siccità che si riscontra ormai da mesi. Anomalie meno marcate dal punto di vista termico anche se il mese chiude in complessivo sopra media.

Sinottica

Il mese di Luglio 2021 è stato caratterizzato dalla presenza di una robusta struttura anticiclonica di origine Africana ad interessare il centro-sud Italia e a lambire marginalmente anche le regioni settentrionali. In queste ultime zone, alcune blande oscillazioni atlantiche, hanno determinato diverse occasioni per rovesci e temporali anche diffusi e hanno garantito un quadro termico senza troppi eccessi. A causa del passaggio alto di latitudine da parte di questi cavi d’onda, la nostra regione si è sempre mantenuta ai margini dei peggioramenti vedendo fenomeni disorganizzati e locali e con temperature spesso superiori alla media del periodo.

 

Temperature

Partendo ad analizzare il profilo termico notiamo come complessivamente il mese di Luglio 2021 chiuda con un’anomalia positiva a livello regionale pari a +0,8°C rispetto alla media recente (1991-2020). Nello specifico si nota come siano state la prima e la terza decade del mese a risultare in considerevole sopra media mentre durante la seconda decade, complice la maggiore variabilità, i valori si sono mantenuti prossimi alla media del periodo. Le anomalie risultano inoltre più marcate nei valori massimi e meno in quelli minimi, con un basso numero di notti tropicali (ossia giornate nelle quali la temperature minima non scende al di sotto dei 20°C).

 

Precipitazioni

 

Come accennato nella veloce analisi sinottica, le configurazioni registrate nel mese di Luglio non hanno favorito significativi apporti pluviometrici sulla nostra regione, con una condizioni di siccità che si fa sempre più importante, specie sui settori orientali della regione. A livello medio regionale sono caduti circa 32mm rispetto ai 46mm attesi, con un deficit pluviometrico pari circa al 30%. Piogge che si sono concentrate per lo più nella seconda decade del mese e sui settori occidentali mentre ancora una volta i cumulati sono risultati molto scarsi sulla Romagna.

 

Indice SPI

consueta analisi dell’indice SPI, utile ad avere un impatto immediato circa la disponibilità idrica del sottosuolo, che evidenzia una situazione analoga al mese di Giugno. Se sui settori occidentali la situazione idrica è tutto sommato confortante, lo stesso non può dirsi per la parte centro-orientale della regione, con deficit idrici particolarmente marcati specie sulla bassa Romagna e sull’Appennino orientale. Fiumi e corso d’acqua un po’ tutti in sofferenza, ad eccezione del Fiume Po che registra una portata superiore alla media, complici le precipitazioni abbondanti sul Nord-Ovest.