Il mese di ottobre 2022 rappresenta un nuovo record per l’Emilia-Romagna, classificandosi come l’ottobre più caldo e più secco dal 1961.
A livello sinottico il mese di ottobre 2022 è stato contraddistinto dalla persistenza di un promontorio di matrice sub-tropicale sull’area mediterranea e su parte dell’Europa. La configurazione di blocco anticiclonico detta ”ad omega” ha determinato lo scorrimento delle perturbazioni più a Nord oppure le ha confinate in area atlantica.
Questo ha determinato temperature sensibilmente superiori alla media, con una temperatura media regionale di +17.9°C, superiore al riferimento climatologico di ben +3.4°C, con il mese che risulta essere l’ottobre più caldo dal 1961.
Il mese è risultato anche l’ottobre più secco dal 1961, con appena 6.2 mm medi regionali, con un deficit pluviometrico del 94%.
Nello specifico, le cumulate mensili presentano anomalie negative che vanno dai -60 mm del ferrarese fino ai -200 mm del crinale appenninico occidentale. Le poche precipitazioni registrate si sono verificate sui rilievi, con accumuli mensili tra 20 e 40 mm (solo locali picchi fino a 50 mm), mentre il resto del territorio non ha visto piogge significative.
La siccità continua a non risolversi
Nonostante le piogge registrate tra agosto e settembre 2022, continua il forte deficit idrologico sul territorio regionale. Osservando gli indici di lungo periodo (SPI6 e SPI12), si notano valori di siccità severa o a tratti estrema su gran parte delle aree di pianura, sui crinali e sull’entroterra romagnolo. L’indice SPI24 mostra come questa condizione perduri negli ultimi due anni.
La portata del Po risulta decisamente inferiore alla media storica di lungo periodo e confrontabile coi minimi storici.
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