11 Febbraio: in Romagna battuti record di caldo

Martedì 11 Febbraio 2020 rimarrà nella storia meteo-climatica della nostra regione. In Romagna stabiliti nuovi record di caldo nelle temperature minime. 

Minime da record

In Romagna la giornata di Martedì 11 Febbraio 2020, come avevamo già detto qui ,verrà ricordata a lungo: non solo per il caldo anomalo durante il giorno, ma anche e soprattutto per le temperature minime elevatissime.

Si sono infatti stabiliti nuovi record di caldo relativamente alle temperature minime per tutto il trimestre invernale: dal 1961 al 2019 non aveva mai fatto così caldo nelle ore notturne ne in Dicembre, ne in Gennaio, ne in Febbraio.

Le città che hanno sancito tali record sono tutte le principali località della Romagna più una del bolognese:

  • A Rimini una minima di +14.4° che supera i +13.5° del 7 Dicembre 2002;
  • A Cesena una minima di +14.1° che supera i +13.0° del 5 Dicembre 1992;
  • A Forlì una minima di +13.7° che supera i +13.0° del 27 Febbraio 1990;
  • A Faenza (RA) una minima di +13.5° che supera i +12.4° del 31 Dicembre 1978;
  • A Imola (BO) una minima di +12.1° che supera i +11.2° del 5 Dicembre 2003.

Il ruolo del Libeccio

Quanto è stato determinante l’effetto del vento “di caduta” dall’Appennino tosco-romagnolo verso le pianura nel raggiungimento di tali picchi termici?

Il contributo del Libeccio, conosciuto in terra romagnola col nome di Garbino, è stato fondamentale per mantenere la temperatura minima sopra i +10° nell’arco di tutte le 24 ore: il basso contenuto di umidità ed il riscaldamento adiabatico della colonna d’aria ha permesso il rapido innalzamento dei termometri ben al di sopra delle medie stagionali, proiettandoci in un contesto tipico di fine Aprile o inizio Maggio.

Tuttavia è altrettanto corretto dire che le “libecciate” in Romagna si sono sempre verificate anche nel periodo invernale, ma mai si erano raggiunti picchi termici così fuori scala: risulta perciò fondato, ma non direttamente connesso al fenomeno, considerare l’aumento di temperatura media nel trimestre invernale dal 1961 ad oggi, per via del riscaldamento globale, come una forzante necessaria per raggiungere temperature minime così alte.

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