Oggi 2 febbraio 2022 si è registrato il nuovo record di caldo per la prima decade di febbraio a Modena
E’ stata una giornata mite su tutta la regione con valori particolarmente alti sull’Emilia Centro-Occidentale che si trovava sotto una ventilazione calda di favonio da Nord-Ovest. A Modena la stazione meteo Arpae ha registrato una temperatura di +18,0°C superando così il precedente record della prima decade di febbraio che risale ai +17,6°C del 5 febbraio 1999.
Il record per l’intero mese di febbraio rimane invece ben saldo con i +22,4°C registrati il 27 febbraio 2019, quindi, in terza decade quando la radiazione solare maggiore favorisce ovviamente massime più alte.
- Temperature massime 2 febbraio 2022 – Rete Meteonetwork
Curioso notare come nonostante il record la città di Modena non è stata la più calda della regione, ma anzi sulle province occidentali si sono registrati valori diffusamente superiori con +19.1°C a Parma e Piacenza e +18.9°C a Reggio Emilia; in queste città il record è rimasto intatto (precedenti nel 1998 e 1999).
Perché si sono raggiunte temperature così elevate?
Alla base di questi valori di temperatura così alti c’è, come accennato ad inizio articolo, la ventilazione mite e molto secca di Favonio (o Foehn) da Nord-Ovest. Il vento di caduta dall’Arco Alpino scendendo si comprime adiabaticamente riscaldandosi molto rapidamente (fino a 0.98°C/100m secondo l’adiabatica secca) e giunge mite e secco in Val Padana regalandoci queste giornate miti e terse.
- Schema semplificato del vento di Favonio. Il flusso che impatta una catena montuosa provoca un sollevamento dell’aria dove l’umidità condensa e genera precipitazioni. Sul versante opposto l’aria ormai scarsa di umidità scende lungo il versante montuoso comprimendosi e riscaldandosi rapidamente secondo l’adiabatica secca.
Alla base di queste temperature da record c’è, quindi, il meccanismo appena descritto, senza il quale non sarebbero possibili tali valori, fermo restando che partendo da un’atmosfera mediamente più calda è più facile raggiungere picchi più alti rispetto al passato.Un evento con questa dinamica e decisamente più intenso rispetto al caso odierno è stato registrato il 19 gennaio 2007, quando il vento di Foehn si innescò in presenza di una massa d’aria di per sé già mite facendo superare i +22° a Piacenza e i +24°C a Parma e Reggio Emilia.
Il vento di Foehn non è frequente, ma nemmeno raro sulla nostra regione, e si verifica quando si presenta un forte gradiente di pressione tra le regioni oltralpe e la Val Padana, come si può osservare in questi giorni.
- Forte gradiente di pressione tra versante Nord e Sud delle Alpi

