31 marzo – 3 aprile: neve fino in collina, rovesci e temporali in pianura

Una perturbazione associata ad aria molto fredda per il periodo ha riportato precipitazioni diffuse sul territorio regionale nella giornata del 31 marzo 2022, poi il fine settimana è stato caratterizzato da una spiccata variabilità, con rovesci e temporali sulle pianure e neve sui rilievi fino a quote collinari.

Una saccatura ha interessato il bacino del Mediterraneo da mercoledì 30 marzo fino al termine della settimana (3 aprile) con la formazione di un minimo molto profondo sul Mar Ligure (Genova Low), apportando inizialmente una fase di tempo perturbato con precipitazioni diffuse nella giornata di giovedì 31 e una spiccata variabilità nel fine settimana.

Gli accumuli più consistenti si sono registrati sul bolognese, con 40-50 mm diffusi, mentre altrove sulle pianure ci si attestati attorno a 15-25 mm. Sui rilievi accumuli fino a 50-60 mm con temporaneo aumento del livello idrometrico dei corsi d’acqua, in particolare il Reno e i fiumi dell’entroterra romagnolo. Proprio sul territorio bolognese si sono registrati valori localmente più elevati, fino a 60 mm anche nella città di Bologna.

Nella giornata di venerdì 1 aprile si è instaurato un contesto spiccatamente variabile, favorito dall’afflusso di aria fredda di origine artica in quota, che ha determinato lo sviluppo di rovesci sparsi sulla pianura emiliana, dove hanno assunto carattere temporalesco.

I fenomeni hanno localmente dato luogo a grandine di piccole dimensioni e alla formazione di nubi ad imbuto sulla bassa pianura prossima al Po. Non si può parlare di tornado poiché non si è verificato un eventuale tocco a terra.

Neve fino a quote collinari tra venerdì 1 e sabato 2 aprile

L’afflusso di aria fredda ha determinato precipitazioni nevose fin sui 600-700 metri nella notte di venerdì 1 e nuovamente nel pomeriggio di sabato 2 con rovesci localizzati, nevosi fino a 5-600m in Emilia. L’instabilità si è esaurita nel corso di domenica 3 aprile, con ultimi brevi rovesci sui settori romagnoli nella mattina e sul settore centro-occidentale nella seconda parte di giornata.

Nel complesso tra 31 marzo e 3 aprile accumuli significativi per il periodo (la maggior parte e più a bassa quota tra 2 e 3 aprile) con circa 25-35 cm tra 1300 e 1500m sull’Appennino Emiliano, 10-20 cm sull’Appennino Romagnolo a 1200-1300m.

Notevoli anche le nevicate con accumulo fino a 600m sull’Appennino Centrale, specie nel reggiano. Si segnalano 8,5 cm di neve a Sologno (RE) a quota 750m e 3,5 cm fino a 622 m a Giarola (RE). Neve a quote basse per il periodo anche tra Modenese e Bolognese con 3 cm a Selva di Serramazzoni (MO, 736m) e 6 cm a Vidiciatico (BO, 840m).

Tabella completa degli accumuli registrati con il Progetto Neve e dai Carabinieri Forestali (MeteoMont)

 

Neve 31 marzo – 3 aprile ( accumuli in cm)
Luogo quota 31-mar 01-apr 02-apr 03-apr TOT (cm)
Rifugio Segheria (RE) 1410 8 0 15 10 33
Rifugio Vittoria, Lago Santo (MO) 1501 8 0 15 10 33
Lago della Ninfa (MO) 1550 7 5 13 3 28
Villabassa / Niederdorf (BZ) 1200 0 0 27 0 27
Ligonchio Presa Alta (RE) 1240 4 0 11 8 23
Rifugio Cavone (BO) 1416 4 0 15 4 23
Monte Fumaiolo (FC) 1380 0 0 9 7 16
Lagdei (PR) 1252 0 0 8 5 13
Fangacci- Monte Falco (FC) 1450 0 0 6 6 12
Case Stantini, Febbio (RE) 900 0 0 5 4 9
Sologno, Villa Minozzo (RE) 750 0 0 8,5 0 8,5
Monchio delle Corti loc. La Valle (PR) 880 0 0 6 0 6
Vidiciatico (BO) 840 0 0 4 2 6
Giarola (RE) 622 0 0 3 0,5 3,5
Selva di Serramazzoni 736 0 0 1 2 3
Serramazzoni (MO) 791 0 0 0 2 2
Cà Micci – Sassofeltrio (RN) 590 0 0 0,5 0 0,5
Villaggio Monte Busca (FC) 730 0 0 0,5 0 0,5
© centrometeoemiliaromagna.com – E.Lombardi

Articolo di F.Antonioli, E.Lombardi

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