Fra la tarda serata di Giovedì e la nottata su Venerdì a Milano e hinterland si è abbattuto un violento nubifragio, che ha provocato allagamenti e qualche disagio.
Nubifragio su Milano
Il capoluogo lombardo fra la tarda sera di Giovedì 14 e le prime ore di Venerdì 15 è stato colpito da un fronte perturbato, il quale ha dato vita a temporali a più riprese, alcuni dalle caratteristiche piuttosto severe.
Il forte peggioramento al Nord-Ovest italiano, che era stato annunciato in un articolo, ha rispettato le attese, riversando nell’arco di appena 6-8 ore accumuli di pioggia molto ingenti.
Osservando la mappa degli accumuli dalla mezzanotte scorsa sulla Lombardia, si evince un’area, quella che va da Pavia fino a Bergamo, maggiormente interessata dalle precipitazioni temporalesche: la zona più colpita è senza dubbio quella di Milano e hinterland, dove almeno due nubifragi hanno determinati accumuli superiori ai 100 millimetri.
La forte pioggia attorno alle 3.00 di notte ha determinato, fra le altre cose, diffusi allagamenti e l’esondazione del fiume Seveso nella zona Niguarda, a Nord di Milano: si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per far ritornare la situazione alla normalità.
Successivamente, verso la tarda notte, si è purtroppo assistito anche all’esondazione del fiume Lambro, che ha letteralmente sommerso sott’acqua l’omonimo parco dell’hinterland milanese.
Milano e l’isola di calore
La metropoli lombarda negli ultimi 20-30 anni ha conosciuto una robusta urbanizzazione: le aree verdi sono spesso state sacrificate per la costruzione di palazzi e grattacieli.
Quanto può aver contribuito l’effetto dell’isola di calore di Milano sulla violenza del nubifragio della scorsa notte?
Ricordiamo innanzitutto che per isola di calore si intende il microclima proprio delle città industrializzate e densamente urbanizzate/popolate: il calore immagazzinato nelle metropoli durante il giorno viene rilasciato in libera atmosfera solo in parte; così una buona parte del calore rimane intrappolata fra i palazzi e le abitazioni di Milano, generando una vera e propria isola di calore, con temperatura molto più elevata rispetto alle aree circostanti.
Osservando la mappa dell’accumulo di pioggia dalla mezzanotte di Venerdì 15 Maggio (mappa a cura del Centro Meteo Lombardo CML) si nota, cerchiata in rosso, l’area attorno al capoluogo: è proprio fra Milano e l’hinterland che è caduta più pioggia in tutta la Lombardia. Vediamo i maggiori accumuli:
- Milano Boscoincittà 150.6 mm;
- Milano San Siro 124.0 mm;
- Milano Cadorna 114.6 mm;
- Milano San Leonardo 102.2 mm;
- Corsico Parco Sud (MI) 100.8 mm;
- Milano Porta Genova 85.6 mm.
Possiamo in definitiva affermare che il contributo dell’isola di calore milanese nell’aumentare l’intensità della precipitazione temporalesca sia non indifferente. Un ulteriore conferma giunge dai valori di intensità massima della pioggia (misurata in mm/h):
- Milano Arbe 665 mm/h;
- Corsico Parco Sud (MI) 472 mm/h;
- Milano San Siro 406 mm/h.
Studi approfonditi sulla correlazione fra isola di calore ed eventi temporaleschi stimano in un 10-15% l’aumento di intensità dei temporali in corrispondenza delle grandi metropoli, come lo è Milano: ciò è dovuto alla maggiore concentrazione di calore per alimentare i moti convettivi.
Concludiamo mostrandovi alcune FOTO e VIDEO impressionanti che sono stati girati la scorsa notte a Milano e dintorni: