Tra la giornata di giovedì 29 e quella di venerdì 30 dicembre l’Appennino emiliano è stato interessato da piogge a più riprese. I fenomeni, che hanno assunto anche carattere di rovescio, hanno dato luogo ad accumuli elevati con picchi di oltre 100 mm in alcune località.
Un flusso instabile sul Mar Ligure ha determinato piogge a più riprese sull’Appennino Emiliano, specialmente tra le province di Parma e Modena, con accumuli elevati nelle aree di crinale.
Complessivamente, in diverse località si sono superati i 100-150 mm di pioggia.
Nello specifico si segnalano i 239 mm di Lago Ballano (PR), i 160 mm di Lagdei (PR), i 128 mm di Bosco di Corniglio (PR) e i 102 mm di Lago Scaffaiolo (MO).
Valori fino a 60-80 mm nelle altre località di crinale limitrofe, segno che la conformazione delle creste e delle valli appenniniche influisce molto sul comportamento delle linee d’instabilità. Di conseguenza esse tendono a essere più consistenti in alcuni punti e meno in altri anche distanti pochi chilometri generando differenze di accumuli importanti anche in breve distanza.
Le piogge consistenti hanno anche generato un aumento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, in particolare sul bacino dell’Enza, con la piena che si sta propagando dalle sezioni montane a quelle vallive con livelli superiori alla soglia 1 (gialla), in esaurimento a fine giornata.
Nella mattinata di oggi, 30 dicembre, piogge sparse e a tratti moderate sono transitate velocemente sulle aree di pianura dell’Emilia, con accumuli nel complesso scarsi e mediamente non superiori a 5 mm.