Con la giornata odierna di Venerdì 22 Febbraio 2019 viene toccato l’apice di anomalia termica positiva sul Centro-Nord Italia: le temperature massime registrate risultano tipiche del mese di Aprile, con scarto termico rispetto alla media anche di 8/9°C. La situazione è però destinata a cambiare, con l’afflusso di aria più fredda da est già a partire da Sabato 23.
Alta Pressione sull’Europa
Un vasto campo di Alta Pressione protegge da svariati giorni gran parte del territorio europeo dalle perturbazioni atlantiche che, di conseguenza, scorrono ben più a ovest in pieno Oceano Atlantico: una tale situazione sinottica porta condizioni di tempo stabile sull’Europa centro-occidentale, con clima secco e temperature nettamente al di sopra delle medie stagionali. Basti pensare che nella giornata di oggi il termometro ha raggiunto picchi diffusi fino a +20°/+22° su Portogallo, Spagna e Francia, mentre negli scorsi giorni simili temperature si sono raggiunte anche fra Belgio e Germania, con punte fino a +17°/+18°.
Non va diversamente sul Nord Italia: per effetto della ventilazione di “caduta” dalle Alpi, il cosiddetto “foenh“, si sono raggiunte temperature da Primavera inoltrata su Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia. A Torino la massima è di +21°, a Milano di +20°.
In Emilia-Romagna valori tipici di Aprile
La tendenza delle ultime due settimane, caratterizzate da condizioni meteo stabili e clima insolitamente mite, si mostra con evidenza nei valori di temperatura massima registrati quest’oggi sulla nostra regione: l’Emilia-Romagna è probabilmente una delle zone d’Italia che maggiormente ha risentito, oggi come negli scorsi giorni, della presenza del campo anticiclonico e di valori termici oltre le medie, fatta eccezione per le zone interessate da banchi di nebbia anche nelle ore diurne.
Vediamo dunque di quanto si sono discostate le temperature massime di Venerdì 22 Febbraio nelle principali città emiliano-romagnole dalle medie climatiche di riferimento per il periodo (si sono adottate, a tal fine, le medie climatiche del trentennio 1961-1990):
- Piacenza +21.1°C [+14°C rispetto alle medie] con +17.2°C come massima media di Aprile;
- Parma +19.9°C [+12.4°C rispetto alle medie] con +18.0°C come massima media di Aprile:
- Reggio Emilia +20.4°C [+11.1°C rispetto alle medie] con +17.8°C come massima media di Aprile.
- Modena +19.3°C [+11.6°C rispetto alle medie] con +17.5°C come massima media di Aprile;
- Bologna +17.8°C [+10.4°C rispetto alle medie] con +16.9°C come massima media di Aprile;
- Ferrara +16.4°C [+9.0°C rispetto alle medie] con +17.3°C come massima media di Aprile;
- Ravenna Punta Marina +13.0°C [+4.2°C rispetto alle medie] con +16.3°C come massima media di Aprile;
- Forlì +18.1°C [+9.9°C rispetto alle medie] con +17.2°C come massima media di Aprile;
- Cesena +16.2°C [+7.2°C rispetto alle medie] con +18.0°C come massima media di Aprile;
- Rimini +12.4°C [+3.7°C rispetto alle medie] con +16.7° Ccome massima media di Aprile.
I valori massimi hanno superato di molte unità le medie stagionali di riferimento in tutte le principali città dell’Emilia-Romagna: la giornata di Venerdì 22 Febbraio è stata perciò caratterizzata da condizioni meteo tipiche del mese di Aprile, sia dal punto di vista climatico, sia da quello meteorologico, con cieli sereni o poco nuvolosi su tutta la regione.
E’ bene sottolineare, per precisione e dovere di cronaca, come le temperature massime eccessivamente alte registrate sulle pianure emiliane siano dovute specialmente all’effetto dei venti caldi e secchi di Foenh alpino, tanto che i tassi di umidità risultano compresi fra 20% e 35% da Piacenza a Bologna. In determinate situazioni, come quella odierna, i venti di caduta dalle Alpi risultano difatti determinanti nel raggiungimento di temperature massime anomale e nettamente al di sopra delle medie.
Inoltre, la media climatica trentennale usata come riferimento, ossia la 1961-1990, era espressione di un clima diverso da quello attuale: inverni più freddi e con maggiori precipitazioni, estati calde ma senza eccessi caratterizzavano quegli anni. Ciò per dire come il clima nel corso degli ultimi 20-30 anni si sia modificato rapidamente anche a livello locale, e non solo globale, causando in giornate come quella odierna anomalie termiche fino a +10°C rispetto alle medie stagionali.
Attenuanti e precisazioni che, in ogni caso, non cambiano particolarmente la sostanza delle cose: l’anomalia termica positiva che ha contraddistinto buona parte del mese di Febbraio a livello nazionale è da considerarsi eccezionale, specie se unita ad una quasi totale assenza di piogge. Ci avviamo, probabilmente, verso un mese di Febbraio da record o quasi, il quale entrerà nella classifica dei 4/5 più caldi di sempre.
La foto in evidenza nell’anteprima dell’articolo è di Luca Nastri Nacchio.