Allerta per criticità idrogeologica: ecco come funziona

La criticità idrogeologica è uno dei fenomeni oggetto di allerta valutati quotidianamente dal Centro Funzionale Regionale e l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile. Scopriamo ora come funziona.

Siamo entrati nella settimana di Protezione Civile, che va dal 10 al 16 ottobre: ora con questo approfondimento vi spiegheremo come funziona l’allerta per criticità idrogeologica.

L’allerta per criticità idrogeologica viene emessa nelle zone di pianura per le piene dei corsi d’acqua minori appartenenti al reticolo naturale, mentre nelle zone collinari e montuose comprende anche il rischio di frane, caduta massi e colate di fango e detriti.

Si tratta di fenomeni legati principalmente all’azione delle precipitazioni: l’intensità e la durata dei fenomeni, ma anche la fusione della neve, insieme alla saturazione più o meno elevata dei suoli e alle particolarità geomorfologiche della zona determinano tipo e intensità dei fenomeni che si potranno verificare.

Non essendo disponibile una rete di monitoraggio strumentale né una modellistica a scala così ridotta, non è possibile prevedere sui singoli versanti l’innesco e l’evoluzione di frane, né a livello di singoli bacini del reticolo minore il verificarsi di fenomeni alluvionali e\o erosivi. 

La valutazione del codice colore

L’allerta si articola in quattro colori, dal verde al rosso, è risultato di una valutazione congiunta tra Centro Funzionale di Arpae, Area Geologia Suoli e Sismica (AGSS) e Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile.

Per la valutazione vengono considerati gli accumuli previsti, l’intensità e la durata delle precipitazioni. 

Alcuni fenomeni franosi possono però innescarsi anche senza precipitazioni su versanti che possiedono condizioni più fragili, in particolare a causa di piogge cadute nel periodo precedente oppure alla fusione della neve.

Di seguito la tabella degli scenari per ciascun codice colore.

La notizia è stata prodotta in base ad informazioni reperibili su Allerta Meteo Regione Emilia Romagna, dove potete trovare ulteriori approfondimenti.