Spostiamo lo sguardo fuori dalla nostra regione, più precisamente sullo Ionio dove sta prendendo forma un Ciclone Mediterraneo. L’evento è da monitorare attentamente soprattutto per quanto riguarda le condizioni meteo-marine che in quel settore risulteranno proibitive. Ecco la situazione.
Se in Atlantico sono ben cinque gli uragani presenti, inizia a movimentarsi il contesto meteorologico sul bacino del Mediterraneo. Con la premessa che non si tratta di un vero e proprio uragano, bensì di un Ciclone Mediterraneo con caratteristiche simil-tropicali (detto quindi anche TLC, Tropical Like Cyclon).
Battezzato Udine dall’Università di Berlino (che si occupa di nominare questa tipologia di fenomeni in Europa), esso si sta formando a Sud-Est della Sicilia e nelle prossime ore interesserà lo Ionio muovendo gradualmente verso le coste elleniche.
Il ciclone continuerà a prendere potenza nelle prossime ore, favorendo condizioni meteo-marine proibitive sullo Ionio, con venti medi sui 120-130 km/h e raffiche fin verso i 200 km/h secondo alcuni modelli fisico-matematici e onde fino a 6/8 metri.
I venti potranno quindi essere paragonabili a quelli di un Uragano di Categoria 1 (scala Saffir-Simpson). Per quanto riguarda le precipitazioni lambiranno solamente le nostre regioni, proprio perché nel suo spostamento andrà a coinvolgere maggiormente la Grecia. Qua sarà invece lecito aspettarsi forti fenomeni, con probabili danni diffusi lungo la costa interessata.
Permane comunque la necessità di prestare attenzione tra Sicilia, Calabria e Basilicata soprattutto per le raffiche di vento e il moto ondoso soprattutto tra la prossima notte e la giornata di Giovedì 17 Settembre. Poi nel corso di Venerdì, quando ormai sarà prossimo alle coste elleniche, cesserà di destare preoccupazione per i settori italiani.
È la prima volta che accade?
La risposta è no. Sicuramente si tratta di un evento importante e particolarmente intenso, che comunque si è già presentato nel Mediterraneo anche negli scorsi anni, ad esempio Zorbas nel 2018 e Numa nel 2017.
Tali cicloni mediterranei si alimentano grazie alle calde acque dei mari che incontrano nel loro cammino e, giungendo verso la terraferma, tendono ad attenuarsi marcatamente. Tuttavia ciò non impedirà a Udine di lasciare la sua scia di danni lungo le coste greche, che potranno vedere episodi di storm surge nonché forti raffiche di vento e importanti mareggiate.