La nebbia: cos’è e perché si forma? E lo smog?

Perché si forma la nebbia? Quali son le condizioni che favoriscono la sua presenza? E lo smog? Ecco il nostro approfondimento

La nebbia si forma per condensazione del vapore acqueo in prossimità del suolo in minuscole gocce d’acqua, dell’ordine di 5-10 micron. Esse modificano le proprietà ottiche dell’aria, causando la riduzione della visibilità che tutti notiamo.

Distinguiamo la nebbia dalla foschia, in quanto quest’ultima causa una minor riduzione di visibilità, che rimane inferiore ai 5 chilometri e superiore al chilometro.

Quando si forma la nebbia?

Essa si forma nel momento in cui lo strato d’aria in prossimità del suolo è saturo di umidità, dando inizio alla condensazione. Le nebbie più diffuse sono quelle che si formano per raffreddamento di aria di per sé umida. Le distinguiamo principalmente in due tipologie, nebbia da irraggiamento e nebbie da avvezione.

Nebbia da irraggiamento

Sono le più frequenti sulla pianura Padana, nonché nelle vallate, prodotte dal raffreddamento dello strato d’aria in prossimità del suolo a seguito dell’irraggiamento di calore verso l’alto da parte del terreno.

Solitamente lo strato nebbioso difficilmente supera i 300m, a meno che venti molto deboli, inferiori ai 2-3 nodi, non propaghino il raffreddamento a una quota più alta. Tale tipo di nebbia si presenta nelle ore più fredde di giornata di norma, tendendo a dissolversi durante le ore più calde.

Le condizioni favorevoli alla formazione delle nebbie da irraggiamento, sono quelle che prevedono un esteso campo anticiclonico e ventilazione di conseguenza piuttosto debole, magari accompagnate da elevata umidità e cielo sereno. Tutto ciò rende il contesto stabile e facilita il ristagno a livello del suolo. Tali condizioni sono molto più frequenti durante il periodo invernale.

Nebbia da avvezione

Le nebbie da avvezione si producono a seguito dello scorrimento lento di aria calda e umida su una superficie più fredda. Sono frequenti sul nostro mare(dove le nebbie sono praticamente quasi sempre da avvezione), prodotte quindi da un flusso di correnti relativamente caldo e umido sul mare ancora freddo; a seguito dell’attivazione dei venti di brezza, possono spingersi sulle aree costiere e pianeggianti nel corso della giornata.

Nebbia e smog

Possiamo dire che spesso nebbia e smog viaggino in coppia: difatti, come detto sopra, le condizioni favorevoli alla formazione di nebbie (da irraggiamento), favoriscono il ristagno in prossimità del suolo. Di conseguenza, gli inquinanti verranno più difficilmente dissipati, rimanendo in prossimità dell’area, quindi centri urbani e zone industriali in primis.

Inoltre le goccioline che compongono la nebbia, tendono ad inglobare le particelle inquinanti e permettendo il depositarsi degli stessi su terreno, edifici e vegetazione.