Durante il periodo invernale possiamo assistere a diversi tipi di precipitazione che sono tipici del periodo. In questo approfondimento cercheremo di analizzare le varie differenze.
In premessa è opportuno distinguere tra precipitazioni di tipo stratiforme e di tipo convettivo: le prime hanno origine da nubi le cui velocità verticali sono molto ridotte (nell’ordine di cm\s), mentre per le convettive si parla di decine di m\s. Le prime consistono in pioggia (debole\moderata e comunque non a carattere di rovescio temporalesco), neve, pioggia gelata e pioggia congelantesi.
Le precipitazioni di tipo convettivo originano dalla nube di tipo cumuliforme e sono rovesci e temporali, che in base al contesto in cui si verificano, possono dar luogo a particolari forme di precipitazione (tra cui, a titolo di esempio grandine e graupel).
Di seguito le principali forme di precipitazione tipiche del periodo invernale (ad esclusione della pioggia).
La neve
La neve si manifesta sotto forma di fiocchi con struttura in prevalenza cristallina.
La forma dipende dallo stato della colonna d’aria del luogo in cui la precipitazione avviene;
La nascita di un fiocco di neve è un fenomeno che avviene a livello microscopico, dagli urti fra cristalli di ghiaccio adiacenti: per questo motivo è difficile, ma non impossibile, che la neve giunga a bassa quota con la tipica forma cristallina, bensì lo fa con una geometria circolare o irregolare.
Pioggia congelantesi (Freezing Rain)
In presenza di temperature inferiori a zero al suolo e di uno strato d’aria più mite in quota, non cadrà neve ma pioggia che gela a contatto con le superfici.
Si tratta di un fenomeno particolarmente pericoloso per la viabilità. E’ conosciuto come gelicidio o pioggia congelantesi.
Snow Pellets (Graupel)
Il graupel (snow pellets) è costituito da un nucleo morbido (fiocco di neve) circondato da goccioline d’acqua sopraffusa solidificate, che il fiocco incontra all’interno del cumulonembo.
Sono tendenzialmente morbidi e al suolo rimbalzano e\o si rompono. Si verificano spesso quando si registra una cospicua avvezione fredda in quota e un elevato gradiente termoigrometrico sulla colonna d’aria.
Ice Pellets (Pioggia gelata)
L’Ice Pellets (pioggia gelata) consiste in gocce di pioggia, o talvolta fiocchi di neve che nella loro caduta trovano variazioni di temperatura sulla colonna d’aria, prima positive e infine negative. Questa situazione tende a far congelare la precipitazione prima che essa giunga al suolo.
A differenza dello Snow pellets è un fenomeno in prevalenza trasparente. Inoltre gli ice pellets sono difficilmente frantumabili e rimbalzano al suolo.
Grandine (Hail)
La grandine è associata a fenomeni temporaleschi, più frequenti nel periodo estivo ed autunnale ma comunque possibile in tutto l’anno.
Si forma grazie all’azione delle correnti ascensionali presenti all’interno del cumulonembo: queste inducono le goccioline d’acqua in sospensione a salire di altitudine incontrando temperature sempre più basse. Raggiunta una certa quota le goccioline solidificano ed ecco che si forma il chicco di grandine. Tanto più le correnti saranno forti tanto più i chicchi presenteranno bordi irregolari e dimensione via via maggiori.
Arriveremo ad un momento in cui le correnti ascensionali non saranno più in grado di sopportare il peso del chicco di grandine che, per gravità, verrà rilasciato in direzione del suolo. Il rilascio è talmente rapido che il processo di fusione non riuscirà ad impedire che il chicco raggiunga il suolo ancora allo stato solido (grandine).
Gragnola (Small hail)
La gragnola (small hail) è una forma di precipitazione a metà tra la grandine e il graupel. L’OMM la definisce come graupel incapsulato in uno strato di ghiaccio, di piccola dimensione (< 5 mm ). Al suolo i chicchi non rimbalzano, né si frantumano o comprimono e sono solitamente traslucidi.
Snow grains
Sono l’equivalente solido della pioviggine, con diametro inferiore a 1 mm. Generalmente associati a nubi stratiformi o eventualmente alla nebbia.