Sono passati 9 anni dall’alluvione lampo di Rimini, che causò due vittime e registrò accumuli record in circa un’ora. Ma cosa è successo precisamente? Vediamolo insieme.
Tra metà pomeriggio e la prima serata del 24 Giugno 2013, la provincia di Rimini venne interessata da un forte temporale, registrando accumuli record con 147 millimetri in un’ora. Impressionante il dato alla mezz’ora, con circa 90 mm caduti.
Il temporale si formò su Rimini proprio perché in tale area si verificò la convergenza tra una più secca ventilazione da Nord-Ovest e una più umida dai quadranti orientali. L’intensità delle precipitazioni espose la città a criticità elevate nel giro di pochissimo tempo, rendendo difficili anche le operazioni di soccorso.
Il dato di 147 mm in un’ora superò il precedente primato, registrato il 3 Luglio 1989. L’ultimo evento simile avvenne nel 1995, è interessante osservare come nel giro di poche ore sia caduta più del doppio della pioggia considerata media per Giugno.
Gli allagamenti furono diffusi e molte persone rimasero sorprese dal nubifragio. La temperatura vide una flessione repentina, portandosi su circa +13/14°C.
L’evento può essere catalogato come alluvione lampo. In un contesto di questo tipo, l’evoluzione è molto repentina e quindi possono verificarsi problematiche connesse con le precipitazioni in brevissimo tempo. Si è trattato si un sistema temporalesco multicellare, ossia con più celle temporalesche, rigenerate continuamente sulla linea di convergenza dei venti.
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Immagini di RiminiToday ed altre prese dal web.