I dati in merito al mese di Maggio 2019 confermano quanto scritto nel report regionale: il mese è risultato piuttosto freddo in Italia e nell’Europa centrale, ma a livello globale è risultato molto caldo.
Maggio 2019 a livello globale si classifica tra i tre più caldi dal 1979, con un’anomalia sulla media 1981-2010 di +0.5°C. Secondo i dati pubblicati da Copernicus, spiccano le anomalie sulla Groenlandia, nonché sull’America nord-occidentale.
Anomalie negative sia negli USA sia nell’Europa centrale, che ha visto ripetute discese di aria artico-marittima e condizioni di forte instabilità. Da notare invece, l’anomalia positiva sulla penisola Iberica, a testimonianza di pressioni più alte della norma che dall’Atlantico tendevano ad espandersi verso Nord, interagendo con un forte campo di alta pressione situato sulle regioni polari.
E in Italia?
L’Italia detiene una delle anomalie negative più consistenti: secondo i dati dell’ISAC-CNR, -1.58°C rispetto alla media 1971-2000, con quella riferita ai soli valori massimi che raggiunge i -2.15°C.
Un mese di Maggio che è il primo a concludersi complessivamente sotto media dopo il Marzo 2018. In Italia la stagione primaverile conclude a +0.46°C rispetto alla norma. Questo dato è dovuto a un Marzo molto caldo, un Maggio piuttosto freddo e un Aprile moderatamente più caldo della media.
Per trovare una primavera “fredda” bisogna risalire al 2004, sintomo dell’evidente trend degli ultimi 15 anni che ha visto quindi temperature molto frequentemente sopra la norma.
Insomma, un mese di Maggio che ancor più di altri ci insegna che per parlare di clima, bisogna guardare a livello globale e non solo “al proprio orticello”. Se in Italia e nell’Europa centrale è vero che è stato più freddo della norma, in altre parti del mondo è stato molto caldo per il periodo.
Il clima si analizza su medie pluridecennali, non è certo con la strumentalizzazione del singolo evento, sia esso una settimana, un mese o anche una stagione, che si fornisce una corretta informazione a riguardo.
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