Peggiora la qualità dell’aria sulla nostra regione, con aumento dei valori di PM10 e PM2.5 soprattutto sulle aree pianeggianti. Ecco la situazione.
Il rinforzo dell’alta pressione a cui abbiamo assistito sul finire del mese di Ottobre ha prodotto anche un sensibile peggioramento della qualità dell’aria. Questo perché gli inquinanti rimangono intrappolati negli strati prossimi al suolo, laddove manca un ricambio d’aria a causa di una ventilazione pressoché assente o di debole intensità.
Questa situazione poco dinamica e presente da giorni ha quindi favorito un incremento dei tassi di inquinanti al suolo registrati dalle stazioni Arpae sparse per il territorio regionale.
I dati validati riferiti a Sabato 31 ottobre mostrano infatti concentrazioni di PM10 superiori alla soglia limite per la salute (50 µg/m³) specie nelle principali aree urbane. Le concentrazioni al limite della soglia o appena sotto di essa si spingono fin sulla pedecollinare emiliana, mentre va decisamente meglio in Appennino.
Negli ultimi due giorni l’andamento è risultato abbastanza altalenante, con parziali miglioramenti solo sul settore occidentale.
Quando la situazione potrà migliorare?
Nel corso di Mercoledì 4 e soprattutto Giovedì 5 novembre saremo interessati da un temporaneo rinforzo della ventilazione da Nord-Est. Sebbene quest’ultimo andrà a coinvolgere principalmente la costa e i crinali, i benefici si registreranno con ogni probabilità su tutto il territorio.
Difatti, se Mercoledì le concentrazioni di inquinanti saranno ancora alte, per Giovedì è attesa una flessione specie sulle aree orientali.