Da venerdì 1 ottobre tornano le misure antismog in Emilia-Romagna

Ripartono venerdì 1 ottobre le misure previste dal Pair 2020 per combattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria. Di seguito il dettaglio.

Le misure saranno in vigore dal 1 ottobre 2021 al 30 aprile 2022, e riguarderanno limitazioni al traffico, divieto degli abbruciamenti e limitazioni sull’uso delle stufe a biomassa legnosa. Tali misure riguarderanno tutti i comuni di pianura dell’Emilia-Romagna.

Limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti

Nei comuni di pianura est e ovest dell’Emilia-Romagna con popolazione inferiore a 30mila abitanti, la circolazione è vietata nei centri urbani per i veicoli privati euro 0 ed euro 1, nel periodo compreso tra il lunedì e il venerdì dalle 8:30 alle 18:30.

Nei 30 comuni di pianura con popolazione superiore a 30mila abitanti, ai quali si aggiungono quelli dell’agglomerato di Bologna e tre comuni che hanno aderito volontariamente all’accordo (Fiorano Modenese, Rubiera e Maranello), la circolazione è vietata, sempre nel periodo compreso tra lunedì e venerdì nella fascia oraria 8:30-18:30 i seguenti tipi di veicoli:

  • diesel fino a euro 3
  • benzina fino a euro 3
  • benzina\metano e benzina\GPL fino a euro 1.
  • ciclomotori e motoveicoli fino a euro 1.

Si confermano le quattro domeniche ecologiche al mese con estensione delle limitazioni alla circolazione, previste per i giorni feriali, ai veicoli diesel euro 4.

Misure emergenziali

Le misure emergenziali scattano dopo tre superamenti consecutivi della soglia giornaliera limite di PM10.

Alle misure ”standard”, si aggiunge il blocco dei diesel euro4 nei 30 co il divieto di utilizzo di caldaie inferiori alle 4 stelle in tutti i comuni di pianura, l’abbassamento di 1 grado nelle case e nelle aziende; il divieto di spandimento di liquami zootecnici in agricoltura.

Riscaldamento e abbruciamenti

Tra le misure strutturali è confermato il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo, e sempre dal 1 ottobre al 30 aprile, delle caldaie inferiori alle 3 stelle nei comuni classificati non montani, ossia sotto i 300 metri di quota.

Confermato il divieto di abbruciamento dei residui vegetali, agricoli o forestali in tutti i comuni di pianura.

Per ulteriori dettagli leggi il comunicato completo di Arpae