Le piogge abbondanti del fine settimana han favorito un generale rialzo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua sul nostro territorio. Accumuli rilevanti, soprattutto in Appennino, con oltre 150 mm in 72 ore.
Un fine settimana abbondantemente piovoso sulla nostra regione, specialmente sui settori Appenninici. Condizioni che volgono al miglioramento dopo una mattinata spiccatamente instabile.
Difatti, l’approfondirsi di un minimo di bassa pressione sui nostri settori orientali ha favorito, oltre alle piogge, anche un deciso rinforzo della ventilazione con raffiche sino a 60-80 km/h.
Le mappe di previsione sopra riportate spiegano quanto scritto sopra: le prime due mostrano il minimo di bassa pressione tra l’Emilia orientale e la Romagna, in successivo movimento verso il mare. Ad esso le precipitazioni associate, nevose per via dell’intensità dei fenomeni sull’Appennino dai 1200 metri di quota.
Un altro protagonista è stato il forte vento, dovuto al transito della bassa pressione, con raffiche sostenute specialmente sulle aree centro-orientali dell’Emilia-Romagna.
Sulla pianura Romagnola si son toccati gli 89.6 km/h a Cesena, mentre altrove i valori son risultati mediamente compresi tra 60 km/h e 80 km/h.
Oltre 150 mm in 72 ore sull’Appennino
Come possiamo vedere dai dati raccolti tramite la rete di monitoraggio regionale, apporti pluviometrici molto rilevanti han riguardato il crinale appenninico, specialmente sul comparto centro-occidentale.
E così ecco registrare oltre 200 mm al Lago Scaffaiolo (MO) e a Lagdei(PR), nonché accumuli compresi tra 150 mm e 200 mm in molte delle altre località.
Tutto questo non ha fatto altro che favorire un aumento del livello idrometrico dei fiumi, nonché aumentare il rischio legato alle frane. Diversi i disagi che si stanno registrando quindi sui settori appenninici, con smottamenti ed episodi franosi, alcuni dei quali han compromesso la viabilità locale.
Vi invitiamo ad informarvi presso il vostro Comune in merito a problematiche locali di questo tipo.
L’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile ha pubblicato un nuovo documento di monitoraggio.
Dalla mappa degli idrometri osserviamo un incremento dei livelli idrometrici sia nei tratti montani che in quelli vallivi. Le criticità maggiori sono registrate nel bacino emiliano centrale, per il quale è in corso il superamento della soglia di criticità arancione(soglia 2).
Superano tale soglia Enza, Secchia e Reno, mentre il Taro è in graduale rientro dopo aver sfiorato la soglia rossa in mattinata. Si attesta alla soglia 2 anche il Santerno, mentre gran parte degli altri corsi d’acqua superano la soglia 1(gialla).
Seguiranno ulteriori aggiornamenti!