Il Graupel: ecco di cosa si tratta

Né grandine né vera e propria neve: una forma di precipitazione chiamata anche “neve tonda”. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Tra i tipi di precipitazione forse meno conosciuti ma che si verificano con discreta frequenza abbiamo il graupel.
Il termine deriva dal tedesco, in inglese viene detto snow pellets, il codice METAR è GS. 

Esso si forma all’interno del cumulonembo, dove il fiocco di neve si muove dal basso verso l’alto per moti turbolenti, incontrando all’interno della nube stessa goccioline d’acqua sopraffusa (capaci di rimanere tali anche a temperature ampiamente inferiori allo zero in caso di forti correnti verticali). Il contatto tra tali goccioline e il fiocco di neve permette alle prime di solidificare, formando quindi l’involucro più spesso attorno al fiocco di neve morbido.

Il graupel avviene spesso quando si verifica un afflusso di aria molto fredda in quota, nonché un’elevata differenza tra tale temperatura in quota e quella che si registra negli strati inferiori della colonna d’aria. In poche parole giocano un ruolo da protagonista i contrasti tra aria fredda in quota e aria più mite (e spesso umida) al suolo.

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