La siccità invernale rischia di portare più caldo del dovuto

Premesso che le previsioni stagionali, intese come prodotti dettagliati per località, regione o nazione non hanno alcun senso logico, vediamo perché la siccità invernale può portare più caldo del dovuto.

 

È ormai sotto gli occhi di tutti il problema della siccità, a causa dell’assenza di precipitazioni diffuse sul nostro territorio nel corso della stagione invernale, nonché dello scarso innevamento su Appennini e Alpi.

Perché questo può influire sul caldo?

La risposta è una sola, ossia il terreno. O meglio, la relazione tra lo stato dei terreni e il loro riflesso sul nostro ambiente.

In poche parole, un terreno arido si scalda molto più velocemente di un terreno umido, in quanto la radiazione solare non viene “utilizzata” per dissipare appunto un’eventuale umidità: ne consegue che, a parità di condizioni meteorologiche, in presenza di terreni aridi è molto più facile registrare temperature più elevate.

Inoltre è importante ricordare come terreni in questo stato sono molto fragili, possiedono una ridottissima capacità di trattenere acqua.

Questo è senz’altro un problema, specie se teniamo conto che, soprattutto verso l’estate, è fisiologica la presenza di fenomeni temporaleschi, localizzati e a tratti intensi, piuttosto che piogge moderate, diffuse e mediamente durature.

Ricollegandoci alla premessa, non è dato sapere quella che sarà l’evoluzione nei prossimi mesi, sicuramente è auspicabile un cambiamento dal punto di vista del quadro meteorologico Europeo, che possa favorire il ritorno di piogge diffuse nel nostro Paese.

Si ringrazia per il contributo, il meteorologo Lorenzo Catania