Moria vongole in Adriatico: è emergenza, chiesto il fondo di solidarietà

È emergenza vongole in Adriatico, con un’estesa moria che interessa le aree che vanno dal Ferrarese al Riminese, in maniera più marcata tra Ravenna e Cesenatico. La Regione Emilia Romagna ha chiesto l’attivazione del fondo di solidarietà.

Situazione critica quella riguardante le vongole dell’Adriatico, affette da una moria che sta mettendo in difficoltà i pescatori emiliano-romagnoli.

Il fenomeno ha interessato le nostre acque nel mese di settembre, indicativamente nella terza decade del mese. Esso ha colpito tra il 70% e il 90% dell’intero stock di vongole, mettendo quindi in crisi i pescatori, in particolar modo nell’area tra Ravenna e Cesenatico, dove si registrano le problematiche più consistenti.

Vi è inoltre da aggiungere che, per via della risalita di acqua marina, lungo i canali di Comacchio, la moria si è estesa anche ai locali allevamenti.

Le analisi dell’Arpae spiegano la causa

Le analisi condotte dalla Struttura oceanografica Daphne di Arpae, mostrano come la moria sia causata da anossia, ossia carenza d’ossigeno. Tale situazione ha chiaramente instaurato condizioni non idonee alla vita degli organismi. Molti di questi per sopravvivere si sono allontanati dalle zone critiche, mentre altri, tra cui alcuni pesci, sono andati incontro a spiaggiamento e successiva morte.

Sembra quindi esclusa l’ipotesi inquinamento, anche perché i controlli condotti lungo tutto l’arco della stagione estiva non hanno mai rilevato problematiche di questo tipo. Gli eventi eutrofici che han causato questa situazione sono considerati periodici lungo la nostra costa e negli ultimi anni si è ravvisato un miglioramento.

Vi è anche da aggiungere che, a differenza delle scorse stagioni, sono state veramente poche le occasioni per delle mareggiate nel periodo estivo. Questi fenomeni sono utili per rimescolare le acque e favorirne l’ossigenazione.

La Regione Emilia-Romagna ha chiesto l’attivazione del fondo di solidarietà

L’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca ha scritto alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere l’attivazione del fondo di solidarietà per la pesca e l’acquacoltura. 

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La nota della Regione