Si sente tanto parlare di ozono e del peggioramento della qualità dell’aria: ma cos’è questo “Ozono” e perché è importante monitorarlo?
Partiamo col dire che l’Ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno (O3) ed è presente in elevato quantitativo nell’alto strato dell’atmosfera, ove rappresenta una protezione dai raggi solari. Esso è quindi molto importante per il nostro ecosistema, in quanto agisce appunto come un “filtro”.
Tuttavia, se l’Ozono presente negli alti strati dell’atmosfera è un qualcosa di importante, quello che si trova invece nel basso strato, per intenderci nella troposfera, risulta fortemente inquinante.
Quando si sente parlare di inquinamento da Ozono, ci si riferisce proprio all’aumento della concentrazione di tale gas nell’aria che respiriamo, ossia nei bassi strati dell’atmosfera.
Ozono e inquinamento
La radiazione solare favorisce la reazione tra alcuni inquinanti, i quali possono dar luogo alla formazione di molecole di Ozono. Gli inquinanti che agevolano tale processo sono sovente prodotti dalle attività antropiche. A questi si unisce la percentuale di terpeni, prodotti da vegetali e alcuni insetti.
È importante monitorare la concentrazione di Ozono, la quale tende ad aumentare specialmente nel periodo estivo, quando è maggiore la radiazione solare. Concentrazioni troppo elevate possono favorire reazioni acute quali irritazione di occhi, mucose, vie respiratorie; nella maggior parte dei casi, le reazioni tendono ad esaurirsi nel momento in cui la concentrazione di Ozono diminuisce.
Quali sono i Soggetti più a rischio?
Tra le categorie più a rischio troviamo i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, nonché coloro che svolgono attività lavorative all’aria aperta. Inoltre, soggetti che possiedono patologie cardiovascolari oppure forme di asma, possono subire maggiormente gli effetti delle elevate concentrazioni di Ozono.
Quali indicatori devono farci preoccupare?
Vengono fissati, a seguito del D.LGS 155/2010
- Soglia di informazione: riferita al livello oltre al quale si ritengono possibili conseguenze per la salute umana in caso di esposizione di breve durata da parte di soggetti particolarmente sensibili. Il raggiungimento di tale soglia impone l’informazione tempestiva alla cittadinanza.A tale soglia corrisponde un valore 180 µg/m3, riferendosi al superamento orario.
- Soglia di allarme: riferita al livello oltre al quale sussiste il rischio di conseguenze per la salute umana in caso di esposizione di breve durata, da parte della popolazione nel suo complesso. Si impone quindi l’attivazione di misure immediate. A tale soglia corrisponde un valore di 240 µg/m3, riferendosi al superamento orario.
- Valore obiettivo: livello fissato al fine di prevenire gli effetti nocivi sulla salute umana da parte della concentrazione di Ozono. Tale valore corrisponde a 120 µg/m3 da non superare per più di 25 giorni all’anno, riferendosi al massimo giornaliero su 8h.
- Obiettivo a lungo termine: livello fissato per il lungo periodo, da raggiungere mediante proporzionate misure di prevenzione e tutela ambientale e della salute.
La situazione attuale in regione
Tutte le province, eccetto Rimini, hanno superato per più di 25 volte durante l’anno in corso la soglia di “valore obiettivo”.
Su tutte, risaltano i 38 sforamenti nella provincia di Piacenza, seguita dai 36 della provincia di Reggio Emilia e i 31 delle province di Bologna e Ferrara.
Inoltre ricordiamo che la dinamica di formazione dell’Ozono è tale per cui masse d’aria possono spostarsi lontano chilometri dalle principali fonti di emissione. Questo deve quindi farci riflettere sull’importanza di adottare misure per ridurre le emissioni anche in Estate,in quanto lo smog non è un problema relegato ai mesi più freddi dell’anno.
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