PM10 in netto aumento, vediamo perché

I dati di Arpae riferiti alla concentrazione di PM10 mostrano una crescita decisamente importante per quanto riguarda la giornata di Sabato 28 Marzo. Come si spiega un aumento così repentino?

I dati del PM10 raccolti dalle stazioni Arpae per la giornata di Sabato 28 Marzo mostrano un incremento dei valori molto importante, specialmente sul settore orientale della regione. A cosa è dovuto tutto ciò?

Certo, sentir parlare di aumento di PM10 in questi giorni, caratterizzati da un lato dalle restrizioni per il contenimento del COVID-19 e dall’altro da condizioni meteorologiche piuttosto dinamiche, fa forse “strano”.

Tuttavia, è proprio a particolari condizioni meteorologiche che si deve questo singolare aumento del PM10.

La risposta la troviamo guardando decisamente più a Est rispetto alla nostra posizione, verso il Deserto del Karakum, dove si stanno verificando delle tempeste di sabbia. 

Tali tempeste sollevano le polveri che vengono poi trasportate da correnti orientali fin sul bacino del Mediterraneo. Si è quindi osservato, in concomitanza con il loro arrivo, un repentino aumento della soglia di PM10.

Nonostante i valori elevati di PM10 (da 90 a 140 microgrammi al metro cubo) il PM2.5, la frazione più piccola e potenzialmente dannosa del particolato, non ha raggiunto valori particolarmente elevati. Tale “disaccoppiamento” in accordo anche a quanto riporta Arpae, testimonia quanto le cause siano naturali in questo singolo caso e non antropiche.

La medesima situazione si registra oggi e sarà così anche nella prima parte di Lunedì 30 Marzo. Successivamente la concentrazione di PM10 legata a queste polveri tenderà a ridursi.

Si precisa che tale situazione particolare non rispecchia l’andamento generale del PM10, le cui concentrazioni sono principalmente legate alle attività antropiche, quali riscaldamento a uso civile. traffico e altre fonti legate alle attività dell’uomo.

Il caso risulta particolare semplicemente perché da un giorno all’altro si è passati da concentrazioni sotto soglia a superamento della soglia del doppio o a localmente del triplo.

Arpae e Arpa FVG confermano con due loro note questa situazione, destinata comunque a migliorare. Non deve però essere l’espediente per trovare un alibi che distolga l’attenzione dall’importanza di tutelare il nostro ambiente.

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