Nuove misure rafforzate per ridurre l’inquinamento in Emilia-Romagna: stop a benzina euro 2 e benzina/GPL euro 1, mentre si prepara un nuovo piano di progetti strutturali.
Le prime misure per ridurre l’inquinamento in Emilia-Romagna saranno adottate la prossima settimana con un provvedimento della Giunta regionale che resterà in vigore fino alla fine del 2021. Entro febbraio sarà poi predisposto un piano straordinario triennale per definire le nuove ulteriori misure, sostenute con risorse a favore di cittadini, imprese e Comuni.
Restano intanto in vigore fino al 31 dicembre 2021 le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, mentre si sospende il blocco dei diesel Euro4 che sarebbe scattato lunedì prossimo 11 gennaio. È quanto dispone l’ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo il rinvio concordato con le Regioni del Bacino Padano a causa dell’emergenza sanitaria e approvato anche dal ministro all’Ambiente, Sergio Costa.
Cosa prevedono le nuove misure per la mobilità
Le misure strutturali ed emergenziali per la qualità dell’aria previste dal 1^ ottobre al 31 marzo saranno prolungate di un mese, fino al 30 aprile 2021, in virtù del prolungamento della stagione termica.
Dall’11 gennaio 2021, inoltre, entreranno a far parte delle misure di blocco strutturali anche i veicoli Euro 2 benzina e gpl e metano Euro 1. Restano viceversa sospese le limitazioni per i veicoli diesel Euro4.
È previsto il raddoppio delle domeniche ecologiche, fino a quattro al mese, a partire dal 24 gennaio 2021 (ad esclusione della domenica di Pasqua e del 26 dicembre) nei Comuni aderenti al Pair2020, domeniche in cui scatterà anche il blocco per i veicoli diesel Euro 4.
La Regione stanzierà 250mila euro destinati ai Comuni capoluogo per l’adozione, nelle domeniche ecologiche, del biglietto unico giornaliero del trasporto pubblico locale fino ad aprile. Altri fondi saranno invece utilizzati per la mobilità sostenibile con misure a sostegno dei percorsi casa lavoro (bike to work, bike sharing, car sharing), delle piste ciclabili (piste emergenziali, ricuciture urbane, collegamenti interni ed esterni per poli lavorativi), delle strade scolastiche, percorsi sicuri casa-scuola, per l’acquisto di bici e la sostituzione dei mezzi più inquinanti della pubblica amministrazione.
Cambia, inoltre, il meccanismo che attiva le misure emergenziali. Si baserà sulla previsione di superamento dei valori giornalieri di PM10 per tre giorni a decorrere da quelli di controllo- che aumentano passando da due a tre: il lunedì, il mercoledì e il venerdì- e fino al giorno di controllo successivo.
Cosa prevedono le nuove misure per riscaldamenti e agricoltura
Per ridurre gli inquinanti dovuti agli impianti di riscaldamento, la Regione varerà un bando per incentivare la sostituzione delle stufe – maggiore agente inquinante -, definendo una misura integrativa rispetto al bonus 110.
In caso di attivazione delle misure emergenziali, sarà vietato dall’11 gennaio 2021 lo spandimento dei liquami zootecnici; la misura sarà estesa su tutto il territorio regionale con attivazione su base provinciale. Sono escluse le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.
Inoltre, sarà vietato anche l’abbruciamento dei residui vegetali fino al 30 aprile 2021, con eccezione dei trattamenti fitosanitari. In tutti i casi saranno potenziati i controlli per verificare il rispetto dei divieti.
Da ottobre 2022, diventerà poi obbligatoria la copertura delle vasche di stoccaggio degli effluenti zootecnici; la misura sarà affiancata da risorse e incentivi con appositi fondi anche del Programma di sviluppo rurale.
Fonte: Regione Emilia Romagna