Un peggioramento ancora una volta poco consistente per la nostra regione, specialmente per quanto riguarda la pianura emiliana e l’Appennino centro-occidentale. Meglio sul versante Romagnolo, con un discreto accumulo nevoso e qualche pioggia in più tra area pianeggiante e costiera.
Ad osservare i colori delle due mappe si può ben capire come le precipitazioni avute tra Lunedì 18 e la prima parte di Martedì 19 Marzo siano state irregolarmente distribuite e non particolarmente consistenti.
Tra la notte e la mattinata di Lunedì, precipitazioni deboli-moderate hanno attraversato l’Emilia da Ovest verso Est, con neve fin dai 900 metri in Appennino. La Romagna ha visto un peggioramento delle condizioni tra il pomeriggio e la sera, più consistente nella nottata verso Martedì.
Le ultime residue piogge si sono esaurite nella mattinata di Martedì sulla Romagna, con neve fin dagli 800 metri sull’Appennino.
Vediamo alcune delle località più piovose di questi due giorni:
- 35.0 mm a Lama (FC)
- 27.2 mm a Casteldelci (RN)
- 27.0 mm a Ridracoli (FC)
- 24.8 mm a Rullato (FC)
- 24.0 mm a Campigna e Sarsina (FC)
- 22.8 mm a Maiano FC)
Altrove gli accumuli sono risultati piuttosto scarsi e inferiori ai 10/15 mm.
È tornata la neve in Appennino
Questo veloce passaggio perturbato ha riportato la neve in Appennino, specialmente sul versante Romagnolo che ha visto le precipitazioni più consistenti.
Il paesaggio si è imbiancato già dagli 800 metri circa, con 5-6 cm di neve fresca, mentre salendo di quota l’accumulo è arrivato fin sui 15-20 cm.
Le foto sono state realizzate dall’amico Luca Vignali presso il Monte Fumaiolo.
Imbiancata anche la zona del Cimone, a partire dai 900-1000 metri, con deboli fioccate anche più in basso. Questo il risveglio presso l’Agriturismo del Cimone “La Palazza” nella giornata di Martedì 19 Marzo
Insomma, guardando le foto un peggioramento più “scenografico” che efficace dal punto di vista delle precipitazioni, ancora una volta scarse e non regolarmente distribuite sul nostro territorio.
La speranza continua quindi a rimanere immutata, stante la necessità di piogge più regolari e diffuse, utili a contrastare la siccità presente e che non ha trovato rimedio con le veloci perturbazioni delle ultime settimane.