Un Maggio da record, tra freddo e pioggia

Si è concluso da poco il mese di Maggio, che entrerà nella storia meteo-climatica regionale e non solo, dopo essere risultato molto freddo e piovoso per il periodo. Battuti alcuni record, vediamo insieme il dettaglio.

Si è concluso da poco Maggio 2019, un mese che entra di diritto nella storia meteo-climatica nazionale e regionale: dopo aver esordito con la storica nevicata del 5, si è caratterizzato per la marcata instabilità e le temperature piuttosto basse per il periodo.

Facciamo quindi un resoconto, per scoprire anche quali record sono stati battuti in questo mese così dinamico.

Il quadro sinottico Europeo

Avevamo già spiegato in questo articolo le probabili cause di questo Maggio freddo in gran parte d’Europa: osservando la mappa possiamo vedere come l’alta pressione ha interessato principalmente l’area occidentale, penisola Iberica e Regno Unito, interagendo peraltro con un altro campo d’alta pressione piuttosto robusto situato verso le regioni polari. Il tutto ha favorito la discesa di aria più fredda, di origine artica, sull’Europa centrale e nel bacino del Mediterraneo.

Si notano difatti le marcate anomalie di geopotenziale presenti proprio nelle nostre zone.

Un mese molto freddo

Sarà un mese ricordato sicuramente per il freddo, con valori medi mensili inferiori anche di oltre 2°C rispetto alla media di riferimento(in questo caso 1961-1990). Marcate le anomalie sulla Romagna, che lo collocano al 4° posto tra i più freddi di sempre, nonché lo fan risultare il maggio più freddo degli ultimi 28 anni. 

Il dato importante è che Maggio 2019 è il primo mese a far registrare un’anomalia termica mensile negativa dopo il Marzo 2018(oltre un anno), ma bisogna risalire a Febbraio 2012 per trovare un mese con anomalia negativa eccedente i 2°C.

Questo è un punto fondamentale, che ribadisce il trend degli ultimi anni con temperature in costante aumento per effetto del cambiamento climatico(i dati da questo punto di vista sono eloquenti), tenendo però a mente che esso non esclude alcune eccezioni come quella in esame.

Il trimestre primaverile chiude termicamente quasi nella norma, grazie a un Marzo caldissimo per il periodo, un Aprile moderatamente caldo e un Maggio molto freddo. Per trovare una primavera più fredda della norma bisogna andare al 2004, questo a conferma di quanto detto sopra.

Un mese molto piovoso

Un mese molto piovoso, con oltre 15 giorni in cui si sono registrate precipitazioni in regione(si va oltre i 20 giorni se si scende sotto il millimetro di accumulo).

Oltre 200mm di pioggia su gran parte dei settori pianeggianti, accumuli complessivi superiori in Appennino, dove si è andati oltre ai 300/400mm mensili. Più contenuti, ma sempre elevati e sopra la media di riferimento, i dati riguardanti l’emilia orientale.

Sulla media di riferimento 1961-1990, gran parte dei capoluoghi di provincia han superato il 200% di surplus pluviometrico.

Di gran rilievo il dato di Reggio Emilia, con Maggio 2019 che diventa il più piovoso degli ultimi 139 anni(bisogna difatti risalire al 1880), nonché, uscendo dal contesto dei capoluoghi, quello di Mirandola, che con 188 mm batte il record che resisteva dal 1933.

Elevatissimi gli accumuli anche sulla Romagna, con il mese che si colloca al primo posto tra i più piovosi dal 1950 ad oggi, con 15-20 giorni di pioggia a seconda delle zone. Da notare come grazie a questo Maggio 2019, il trimestre primaverile concluda all’insegna di un surplus pluviometrico del 45% circa.

Un surplus più elevato si è registrato nella primavera del 2015, con circa l’80% di piogge in più rispetto alla media.

La neve record del 5 Maggio 2019

Un fatto di particolare spicco è la storica nevicata del 5 Maggio che ha spazzato via il record che resisteva dal 1957, anche se per alcune zone si potrebbe andare indietro fino a inizio XX secolo.

Oltre mezzo metro di neve a 1500m sull’Appennino Modenese, dove si son misurati 70 cm alla Piana di Budale e 53cm al Rifugio Capanno Tassoni, a 1317 metri di quota.

Per quanto riguarda l’Appennino Reggiano, i dati parlano di poco più di 40 cm a Febbio e Civago, mentre sono ben 35 i centimetri registrati a Castelnovo Ne’ Monti, a “soli” 750 m slm.

Piene ed esondazioni

Un mese di Maggio che è risultato molto critico dal punto di vista idrogeologico: difatti, le abbondanti piogge han contribuito a saturare i terreni ed ingrossare i fiumi, i quali sono esondati in alcune località. I disagi maggiori si son registrati tra Reggiano e Modenese, nonché in Romagna tra Cesenate, Forlivese e parte del Riminese.

 

Molti gli episodi franosi sui rilievi, di cui alcuni piuttosto gravi e che si ripercuotono tutt’oggi sul territorio circostante.

In attesa dei dati nazionali e globali, possiamo comunque affermare che il mese di Maggio sia risultato veramente particolare dal punto di vista meteo-climatico per la nostra regione. Un mese da record, ma anche un mese in cui il nostro territorio, al pari delle attività, è stato messo veramente a dura prova.

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In copertina Febbio dopo la nevicata del 5 Maggio, fonte ReggioEmiliaMeteo.