Il passaggio di consegne tra il mese di settembre e quello di ottobre sarà accompagnato da un’irruzione di aria fredda da est sull’Italia. Dalle prossime ore rovesci e temporali anche di forte intensità, assieme ad un netto calo delle temperature.
- Anomalia temperature a 1500m per mercoledì 1 ottobre
Sebbene il calendario meteorologico indichi l’inizio della stagione autunnale in data 1 settembre, per i più l’autunno esordisce in concomitanza all’equinozio, che nell’anno corrente è caduto di lunedì 22 settembre, ora 20:19 italiana. E’ passata dunque poco più di una settimana dall’ingresso della stagione di transizione che segna l’ideale passaggio di consegne tra l’estate e l’inverno: eppure, dopo un settembre per larga parte stabile e all’insegna di clima mite od a tratti estivo, la prima irruzione di aria fredda della finestra autunnale è alle porte.
Lo sviluppo di un blocco anticiclonico esteso dall’Oceano Atlantico sino alle latitudini più settentrionali dei Paesi Scandinavi favorirà, difatti, l’azione retrograda, con moto da est verso ovest, di una massa d’aria fredda o a tratti molto fredda per il periodo: correnti fredde di matrice continentale raggiungeranno dapprima i Balcani ed infine buona parte dell’area del Mediterraneo nelle prossime 24-48h.
L’anomalia termica negativa a 1500m (850 hPa), e di conseguenza anche al suolo, risulterà significativa sull’Europa centro-orientale e sul bacino del Mediterraneo: nelle giornate di mercoledì 1, giovedì 2 e venerdì 3 ottobre la temperatura dell’aria alla quota di riferimento di 1500m sarà inferiore alla media climatologica del periodo di 6-8°C, addirittura fino a 10°C in meno della norma sull’area balcanica.
L’irruzione fredda sulle nostre lande si avvertirà in maniera più sensibile al Nord-Est e sulle regioni del medio-basso versante adriatico: come è possibile scorgere dal grafico Ensemble di tre capoluoghi di provincia dell’Emilia-Romagna, abbiamo scelto Rimini Bologna e Piacenza, l’isoterma a 850 hPa (temperatura a 1500m in libera atmosfera), linea bianca, si porterà al di sotto della media climatologica del periodo, linea rossa, di un valore variabile da 5-7°C sino ad 8-10°C. Il sotto media più marcato, per ovvi motivi di provenienza della massa d’aria fredda, si avrà sulla Romagna.
Gli effetti dell’irruzione fredda sull’Emilia-Romagna
Rammentandovi che per conoscere l’andamento meteorologico nella vostra località di interesse potete consultare le PREVISIONI METEO sempre aggiornate sul nostro sito, diamo uno sguardo ai principali effetti associati all’irruzione fredda sul territorio emiliano-romagnolo.
La fase più intensa del peggioramento atteso nelle prossime 24-36h si avrà tra la serata di oggi, martedì 30 settembre, e la notte-mattina di mercoledì 1 ottobre: un nocciolo di aria fredda, fino a -26°C a 5500m (500 hPa), evolverà dall’Europa dell’Est verso la Penisola Balcanica ed infine le regioni adriatiche; il contrasto tra le due masse d’aria di differente natura, quella fredda in ingresso e quella più mite preesistente in area mediterranea, determinerà la genesi di rovesci e temporali di forte intensità.
- Precipitazioni martedì sera
- Precipitazioni notte su mercoledì
- Precipitazioni mercoledì mattina
- Tra il tardo pomeriggio e la primissima serata di martedì 30 settembre rovesci e temporali sparsi si formeranno su Triveneto e tra Basso Veneto e Delta del Po, per effetto delle prime infiltrazioni di aria fredda in quota;
- Nella seconda parte della serata di martedì la fenomenologia temporalesca si farà più organizzata e diffusa e tenderà a scivolare verso sud/sud-est, coinvolgendo buona parte della bassa pianura emiliana orientale (modenese, bolognese e ferrarese su tutti) e la Romagna settentrionale, specialmente per ciò che concerne il ravennate;
- Nelle prime ore di mercoledì 1 ottobre avrà luogo la fase più intensa del peggioramento: forti temporali su bassa pianura emiliana e su tutta la Romagna, localmente persistenti a ridosso della fascia costiera per effetto della convergenza di venti da nord-ovest e nord-est nei bassi strati.
- Tra la tarda notte e la mattinata di mercoledì l’instabilità, pur persistendo su buona parte della Romagna, tenderà a scivolare ulteriormente verso sud-est, interessando le Marche e l’Abruzzo.
- Nel pomeriggio-sera di mercoledì le condizioni meteo subiranno un deciso miglioramento, con residui rovesci a ridosso delle aree appenniniche.
I quantitativi di pioggia più ingenti si riverseranno, nell’arco di appena 6-12h, sui settori orientali della nostra regione: la bassa pianura orientale e la Romagna saranno le aree più coinvolte, con accumuli areali tra 15mm e 40mm. Meritevole di attenzione è lo scenario che andrà dipanandosi su ferrarese e Romagna, specie lato costiero e pianeggiante: tra notte e mattino le precipitazioni, a carattere temporalesco, saranno a lenta e graduale evoluzione, permettendo così di apportare ingenti accumuli sulla medesime aree; ciò risulterà accentuato dalla convergenza nei bassi strati tra ventilazioni di differente provenienza.
La modellistica della catena Icon, in allegato vi abbiamo proposto il CH2 ed il D2, evidenzia picchi pluviometrici notevoli su ferrarese e costa romagnola: 50-70 millimetri con punte di 80-100 millimetri nelle aree maggiormente coinvolte; ciò potrebbe determinare allagamenti urbani, a tratti diffusi, e disagi alla circolazione. Vi invitiamo dunque a prestare attenzione ed a consultare i canali ufficiali degli enti preposti.
E il vento? Soffierà moderato od a tratti forte da nord-est, specie tra notte, mattino e pomeriggio di mercoledì 1 ottobre.
In concomitanza al transito della fenomenologia temporalesca, tra serata di martedì e notte su mercoledì, si avranno inoltre rinforzi della ventilazione da nord a tratti improvvisi, con raffiche fino a 70-80 km/h dove i temporali colpiranno con maggior vigore.
Per ora è tutto: non ti resta che rimanere aggiornato/a e seguire i prossimi aggiornamenti sui nostri canali social.
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