Il prezzo dell’incoscienza

Ormai l’argomento sembra diventare quasi sempre lo stesso, ma al costo di esser ripetitivi, riteniamo sia necessario continuare a battere sul tasto della prevenzione del rischio.

Ormai si parla quasi sempre delle stesse cose. Ma alla fine i comportamenti di molte persone sono lenti a cambiare. Oppure non cambiano mai.

Ogni volta che c’è un temporale, la scena a cui si assiste, MINIMO, è quella della permanenza di molte persone sulla spiaggia. È il caso della foto utilizzata come copertina, ieri a Cervia(RA), da notare quanta gente ancora sui lettini.

Ma è il caso anche dei soggetti immortalati dalla webcam in tempo reale di Porto Corsini(RA),  stesi a far non si sa che cosa, con un forte temporale che proprio in quel momento colpiva la poco distante Cervia e Cesenatico(FC).

A questo ci aggiungiamo quanto riportato dalla pagina del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia Romagna-CNSAS, intervenuto in soccorso di una signora che si è recata in Appennino per un’escursione, nonostante i bollettini meteorologici e l’allerta di Protezione Civile, avessero previsto instabilità marcata dal pomeriggio di Sabato.

Questo per quanto riguarda la nostra regione, ma casi di imprudenza si registrano fin troppo spesso, anche fuori dal territorio dell’Emilia-Romagna.

Un ultimo esempio di sottovalutazione del rischio, che è costato caro, è quello della Sudtirol Ultra Skyrace, dove un’atleta è deceduta dopo esser stata colpita da un fulmine.

Anche per quella zona, era stata emessa allerta da parte della Protezione Civile e i bollettini parlavano molto chiaro sulle condizioni meteorologiche avverse.

Non si tratta di far polemica, ma di semplici constatazioni, anche perché queste disgrazie potrebbero essere evitate, ad esempio, annullando la partenza di gare o escursioni in presenza di conclamate criticità.

Cosa è importante fare

La nostra posizione è molto severa in tal senso. Come Centro Meteo Emilia Romagna crediamo molto nel valore della prevenzione del rischio, e all’interno delle nostre attività, ad essa viene dedicato un ampio spazio.

L’immagine può risultare forte, magari agli occhi di qualcuno esagerata, ma è la semplice e dura verità. Ci sono luoghi che, durante condizioni meteorologiche avverse, ci espongono in maniera elevata al rischio.

Rischio che di base è già alto quando parliamo di temporali. Essi sono caratterizzati da una maggiore incertezza previsionale in termini di localizzazione e tempistica, nonché possiedono una maggior rapidità di evoluzione ed intensità puntuale.

Proprio per questo motivo, diventa fondamentale prendere coscienza del rischio e imparare a valutare in maniera ponderata le situazioni. La presenza di bollettini meteorologici e/o allerte di Protezione Civile, già dovrebbe essere il primo campanello d’allarme, atto a farci mettere in pratica le giuste misure di prevenzione.

In tal caso, è bene sottolinearlo, riveste un ruolo molto importante anche la gestione da parte di chi si occupa, ad esempio delle attività locali, quelle turistiche, che attirano quindi molte persone(e di conseguenza, aumenta anche il numero di soggetti esposti al rischio).

Le valutazioni da fare, sono a carattere preventivo, consultando bollettini ed eventuali allerte, ma anche pratico: è sempre bene osservare il cielo, al di là delle previsioni, evitando, in caso di palesi condizioni di maltempo(anche prossimo, non necessariamente proprio sul luogo, è sufficiente anche a distanza di pochi chilometri), quei posti ad elevato rischio. 

Per quanto riguarda invece l’organizzazione di attività ed eventi, è sempre bene riferirsi ai bollettini e alle allerte, attuando il principio di prevenzione, sebbene questo magari possa “costarci” l’evento stesso.

È inoltre fondamentale ricordare, che, se a posteriori poi dovessimo scoprire che il temporale ha in realtà interessato una zona a pochi chilometri da noi, NON SIGNIFICA “AVER ESAGERATO”. Come detto in apertura, i temporali sono fenomeni la cui previsione in termini di localizzazione risulta complessa, e possiedono anche un’elevata rapidità di evoluzione. Quindi la prossima volta, l’applicazione della stessa prudenza, potrebbe salvarci la vita.

In conclusione…cosa dobbiamo “portarci a casa”

  • Durante un temporale, sia esso anche a distanza di qualche chilometro, è bene non sostare sulla spiaggia o in mare, in prossimità di laghi o creste montuose.
  • Bisogna prestare attenzione a fiumi soprattutto torrenti, in quanto essi hanno un andamento irregolare e possono andare in piena molto repentinamente. Il temporale potrebbe anche essere a monte e noi, più a valle, non potremmo accorgercene e rischieremmo comunque di rimanere travolti.
  • I fulmini possono cadere anche a distanza di qualche chilometro, motivo per cui vale il punto 1.
  • In caso di temporali, un altro rischio è rappresentato dalle raffiche di vento e dalla grandine, motivo per cui è opportuno mettersi al riparo.
  • In caso di bollettini meteorologici che indicano condizioni avverse, nonché in caso di allerte di Protezione Civile, è bene annullare tutte le attività che possono esporre a rischio. Sia che l’attività riguardi l’escursione in montagna, sia che riguardi un concerto sulla spiaggia o il bagno al mare del pomeriggio.

È bene tenere a mente queste semplici pratiche, alla fine, non sono poi nemmeno così complesse. Tuttavia, possono salvare la vita. 

È vero, l’informazione, sia in merito alla previsione che in merito alla prevenzione, non possono essere una mano a protezione dal disastro. La fatalità può accadere. Ma, analizzando attentamente le varie situazioni, spesso la nostra vita è messa a repentaglio da comportamenti sbagliati. 

La divulgazione in tal senso, può rivestire un ruolo importante. Il veicolare le informazioni adeguate, a partire da bollettini ed allerte, aiuta a creare nei cittadini una coscienza realista e maggiormente preparata ad affrontare la situazione di rischio.

Seguici su Instagram: