Il bilancio della Domenica

Se per le aree di pianura e costa la previsione è risultata rispettata, non si può dire lo stesso per i settori appenninici. Molta meno pioggia ha riguardato i nostri rilievi, che han visto accumuli inferiori a quanto stimato.

Si dice che dagli errori si può imparare e se per il nostro staff ogni previsione, giusta o meno giusta che sia, è sempre esperienza acquisita sul campo, nel secondo caso può essere l’occasione per trasmettere un messaggio anche a voi che ci seguite.

Partendo dall’analisi della previsione odierna, in sede di verifica possiamo dire che e per le zone di pianura la previsione in linea generale è stata rispettata(ricordiamo che per tali aree ci si è sempre riferiti a piogge disomogenee), lo stesso non si può dire per i settori appenninici.
Qui difatti, si son registrate meno piogge del previsto.

La risposta al problema

Una delle concause, può essere attribuita al fatto che nottetempo un temporale ben strutturato si è formato al largo della Toscana, andando ad assorbire buona parte dell’energia che sarebbe servita all’innesco di ulteriori temporali. Questo, unito a un’avvezione piuttosto modesta di Scirocco, ha probabilmente limitato lo sviluppo di temporali intensi più a Nord.

È comunque importante non fare di tutta l’erba un fascio, perché se la previsione per i settori appenninici è stata disattesa, quella per i settori pianeggianti e costieri è stata prevalentemente rispettata. Difatti si son verificate le piogge irregolarmente distribuite nella prima parte di giornata e tra pomeriggio e serata.

La sovrastima degli accumuli e la loro previsione

Riportiamo qui due mappe utilizzate nel nostro approfondimento pubblicato nella giornata di ieri. Come potete vedere, al di là delle cifre, la zona appenninica era comunque quella più esposta alle precipitazioni stando agli aggiornamenti di ieri. E fidatevi che se gran parte della modellistica fisico-matematica a cui ci si appoggia in fase di previsione propone questo scenario, non ci si può certo “inventare” una previsione differente nel timore che la prima non vada a verificarsi.

Certo, tramite l’esperienza e le proprie valutazioni si cerca di ridurre l’incertezza, ma essa sarà sempre presente. Ai più attenti non sarà sfuggito che spesso ricordiamo di non guardare alle cifre proposte dai singoli modelli. Le proiezioni devono essere valutate in maniera qualitativa, per comprendere la distribuzione più probabile delle piogge, non certo per fare la gara al millimetro.

Inoltre lo sapete bene, sul nostro sito e presso i nostri canali la prima regola è una comunicazione ponderata. Quindi, se in previsione è stato indicato un possibile rischio, lo si è fatto perché esso era concreto.

Quando si realizzano previsioni, volte anche alla prevenzione del rischio, nell’insieme di valutazioni è necessario tenere conto anche dello scenario peggiore. E della probabilità di accadimento di questo scenario peggiore. Nel momento in cui si riscontra una probabilità elevata, è doveroso indicarne la possibile verifica. Poi siamo sempre nell’ambito di previsioni, pertanto anch’esso possiede il suo margine di incertezza.

Lo staff di Centro Meteo Emilia Romagna fornisce il suo impegno per realizzare bollettini meteorologici quanto più precisi possibile, ma non può sfuggire alla dinamicità dell’atmosfera. Vi ringrazia per il supporto che ogni giorno fornite attraverso la lettura dei bollettini, degli articoli e la partecipazione attiva sui canali social.

Alla prossima previsione!