Parliamo ora dell’Adriatic Sea Effect Snow, uno dei protagonisti delle nevicate in arrivo dal mare verso la nostra regione. Ecco come funziona e quando può verificarsi.
Si tratta di un fenomeno studiato principalmente nei grandi laghi dell’America settentrionale che prende il nome di Lake Effect Snow.
In poche parole, quando una massa d’aria fredda scorre sulla superficie più calda e umida del lago, causa un aumento dell’instabilità che va a tradursi nella formazione di precipitazioni nevose.
Un effetto simile lo si è osservato nel Mar Adriatico, un mare chiuso e anche il più esposto alle irruzioni di aria fredda da Est.
Il passaggio dell’aria fredda sul mare, che risulta tendenzialmente più caldo, innesca il meccanismo descritto nelle righe precedenti. Capita sovente quindi che si formino dei cumuli capaci di dar luogo ad episodi nevosi anche sul settore costiero. Inoltre quando la massa d’aria giunge sulla terraferma, specie in prossimità dei rilievi, subisce un marcato sollevamento orografico, il quale amplifica l’effetto dell’Adriatic Sea Effect Snow (ASES) favorendo nevicate concentrate nel settore pianeggiante e prossimo ai rilievi.
L’intensità dei fenomeni è accentuata sia dal contrasto termico tra la massa d’aria e la superficie marina, sia dall’ampiezza dello specchio d’acqua nonché dalla presenza di rilievi prossimi alle coste.
Per una questione di esposizione, il Mar Adriatico è appunto il favorito, tuttavia possono verificarsi episodi anche sul Tirreno, specie a ridosso della Sicilia.
L’instabilità va attenuandosi all’attenuarsi del transito delle correnti fredde. È bene tenere a mente però che il transito di aria fredda sulla superficie marina non è sinonimo di neve. Tuttavia l’ASES è un fattore di cui tenere conto in fase di previsione, soprattutto nelle nostre zone.