Allerta meteo: in arrivo importanti novità

Importanti novità sul fronte allerta meteo in Emilia-Romagna, con l’attivazione di nuove procedure e importanti novità sulla divisione in zone di allerta del nostro territorio. Ecco cosa cambia da oggi.

 

Il sistema di allertamento per il rischio meteo, idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio
valanghe, ai fini di protezione civile, è costituito da soggetti, strumenti, procedure definite e
condivise, finalizzati alle attività di previsione del rischio, di allertamento, di monitoraggio ed
attivazione delle strutture facenti parte del sistema regionale di protezione civile.
Il sistema di allertamento si compone di tre funzioni essenziali concatenate tra loro:
• la previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa e la valutazione
del livello di criticità sul territorio connesso ai fenomeni meteorologici previsti;
• l’attivazione di fasi operative di protezione civile di preparazione allo scenario di evento previsto
e di monitoraggio e gestione dell’emergenza ad evento in atto;
• la comunicazione tra i soggetti istituzionali, non istituzionali e i cittadini, al fine di mettere in
atto le azioni previste nei piani di protezione civile e le corrette norme comportamentali
finalizzate all’autoprotezione.

Ecco le importanti novità

Non avremo più macro-aree e sotto-zone, ma 18 zone di allerta: le precedenti macro-aree spariscono e le sotto-zone diventano “zone”. Si aggiungono ulteriori divisioni, utili soprattutto per calibrare meglio l’allerta e l’attivazione delle procedure operative a livello territoriale.

4 zone montane (A1, C1, E1, G1), che includono i Comuni a quota prevalente superiore ai
600-800 metri s.l.m. in corrispondenza del crinale appenninico, suddivisi per gruppi di bacini
idrografici;
6 zone collinari (A2, B1, C2, E2, G2, H1) che includono i Comuni a quota prevalente compresa
tra i 100 ed i 600-800 metri s.l.m., suddivisi per gruppi di bacini idrografici;
6 zone di pianura (H2, F1, F2, F3, D1, D3), che includono i Comuni aventi quota prevalente
inferiore ai 100 metri s.l.m., suddivisi in base all’esposizione al rischio idraulico, derivante da
piene che interessano i tratti vallivi dei corsi d’acqua;
2 zone costiere (D2, B2), che includono i Comuni che si affacciano sul mare o che distano da
esso meno di 5 km.

(Le zone D1, D3, F1, F2, F3 sono inedite, le altre invece ricalcano le vecchie “sotto-zone”).

Le novità più importanti riguardano le ex macro-aree D e F, divise rispettivamente in D1, D2, D3 e F1,F2,F3. La suddivisione in zone rimane anche per le criticità idraulica, idrogeologica e temporali. Anzi, proprio per la criticità idraulica questa novità rappresenta un aspetto importante, con una miglior attribuzione del codice colore calibrata sui transiti delle piene (si pensi che in precedenza per la piena di Po veniva allertata ad esempio l’intera area F, mentre ora si potrà tener conto della porzione di territorio interessata e di quella invece ove la piena è già transitata).

La mappa diventa quindi unica e non avremo la suddivisione in due mappe come in precedenza. Le valanghe ora saranno comprese all’interno del bollettino e verranno quindi considerate come uno dei fenomeni oggetto d’allerta.

Cambia anche l’allerta valida 36 ore

Nel vecchio formato, in caso di aggiornamento dell’allerta alle ore 12, si emetteva un documento valido per le 36 ore successive, comprendente quindi sia la valutazione delle criticità per la seconda parte di giornata sia per il giorno seguente.

Con la nuova allerta si registra un’importante modifica: il documento sarà composto di una parte legata al giorno corrente e valida dalle 12 alle 24 e di una parte legata al giorno seguente con validità 00-24.

Esempio pratico: transito temporalesco estivo nelle ore pomeridiane/serali che viene individuato all’ultimo dalla modellistica. Serve quindi un aggiornamento alle ore 12 odierne. Prima, questa allerta temporali sarebbe stata attivata per oggi e domani. Adesso invece, si potrà fare un’allerta temporali valida 12 ore e se il giorno dopo le condizioni sono attese stabili, indicare codice verde. 

Insomma, nuovi passi per migliorare e rendere le allerte meteo un qualcosa di più funzionale di quello che già ora sono, aumentando ulteriormente la loro importanza come strumento di prevenzione.

La nostra regione possiede un portale istituzionale, Allerta Meteo Emilia-Romagna, dedicato esclusivamente all’allertamento. Per quel che riguarda le attività di Centro Meteo Emilia Romagna, la diffusione delle allerte e degli avvisi istituzionali, rientra nella corretta informazione meteorologica, pilastro fondamentale del nostro percorso.

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