La modellistica numerica propone con discreta affidabilità una fase fredda fuori stagione per gran parte d’Europa e ,probabilmente, anche per l’Italia tra 3 e 6 maggio. Vediamo insieme la linea di tendenza.
La situazione più probabile
Gli ultimi aggiornamenti mostrano la possibilità di un nuovo peggioramento delle condizioni sul finire della settimana. Il tutto potrebbe concretizzarsi grazie alla discesa di aria fredda, di origine artica, a lambire anche il nostro territorio.
Di seguito il grafico degli spaghetti Ensemble mostra un calo termico sensibile a partire dal 3 maggio con apice il 5 maggio.
La linea rossa più spessa rappresenta la media climatologica e dal grafico si può capire come tra il 4 e l’8 maggio le temperature si manterranno probabilmente su valori inferiori alla norma.
Per quanto riguarda le precipitazioni l’evoluzione è al momento troppo incerta, ma saranno probabili episodi perturbati tra 3 e 5 maggio, anche a più riprese a seconda della traiettoria dell’aria fredda in quota nel Mediterraneo, attualmente non predicibile.
La dinamica
L’aspetto più interessante e significativo di questo peggioramento, aldilà degli effetti che poi avrà sul meteo della nostra regione, è la dinamica e il percorso dell’aria fredda che inizierà dal cuore del Mar Glaciale Artico per poi arrivare fino all’Europa e alla nostra penisola.
La massa d’aria artica, infatti, sta iniziando il suo viaggio già in queste ore dal lontano Mare di Kara, spinto dalla formazione di un’alta pressione polare probabilmente riconducibile ad un tardivo ed anomalo riscaldamento della stratosfera polare (Final Warming) che avviene ogni anno all’inizio della primavera.
Quest’anno questo riscaldamento è arrivato in ritardo e ,inoltre, si è propagato alle quote inferiori della troposfera, dando il via a questa imponente dinamica che porterà ad un peggioramento di stampo invernale a primavera inoltrata.
Nell’immagine sopra la freccia gialla indica la traiettoria indicativa della massa d’aria fredda; inoltre abbiamo evidenziato con le lettere “A” i massimi di alta pressione che costruiscono un ponte dal Polo Nord fino alle nostre latitudini per far scorrere le correnti fredde lungo il loro bordo orientale. Con la lettera “B” abbiamo evidenziato il minimo di bassa pressione principale che si dovrebbe posizionare mediamente sulla Scandinavia, dove si fermerà il nucleo principale dell’aria fredda. Le correnti fredde arriveranno a noi pilotate da questa bassa pressione in formazione sull’Europa Settentrionale in una probabile evoluzione di cut-off in transito dal Tirreno Settentrionale verso il Sud-Italia.
Quali effetti sulla nostra regione?
Osservando i grafici Multimodel per Piacenza, Bologna e Rimini, che mettono a confronto vari modelli fisico-matematici, cerchiamo di cogliere qualche indicazione generale.
I primi effetti del peggioramento si potranno avere già dal 3 maggio con un rinforzo della ventilazione da Sud-Ovest e le prime precipitazioni specialmente in Appennino.
Il peggioramento più marcato e il calo termico sono però attesi tra il 4 e il 5 maggio, con ventilazione in rinforzo da Nord-Est, probabilmente accompagnata da rovesci nonché da un generale calo delle temperature.
La temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri di quota), potrebbe scendere fino a 2/3°C sotto zero, permettendo ad eventuali precipitazioni di assumere carattere nevoso fino a quote di bassa collina.
Tuttavia queste sono solo alcune indicazioni generiche, in quanto al momento, non è possibile scendere nei dettagli.
Permane ancora una fisiologica incertezza
L’evoluzione a scala emisferica come linea di tendenza sembra ormai confermata, ma l’incertezza per una previsione sulla nostre penisola è ancora troppo alta.
Notiamo infatti dalla mappa dello “spread” soprastante, che l’arrivo della perturbazione sul bacino del Mediterraneo è evidenziato con colori giallo/arancioni. Questo ci suggerisce un’incertezza ancora elevata, non tanto nella dinamica, quanto nella sua collocazione.
E sappiamo bene come basti uno spostamento dei minimi di bassa pressione anche di pochi chilometri per notare cambiamenti delle condizioni nella nostra zona. Di conseguenza, è inutile al momento parlare di quote neve, distribuzione delle precipitazioni o, peggio ancora, tempistiche.
Aspettiamoci un fine settimana instabile e molto probabilmente perturbato, per i dettagli successivi forniremo ulteriori aggiornamenti non appena possibile.
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