Continua la fase perturbata con un nuovo peggioramento in arrivo che porterà ancora della neve in regione, in particolare sui rilievi dove gli accumuli sono già molto elevati. Possibili fenomeni nevosi anche a bassa quota tra il 5 e il 6 gennaio.
Un nuovo impulso perturbato interesserà la nostra regione a inizio settimana: la circolazione depressionaria presente sul Mediterraneo continuerà difatti a condizionare il tempo sulla nostra regione, con possibili nevicate fino a bassa quota.
Precipitazioni sparse potrebbero giungere sulla nostra regione tra il pomeriggio e la serata odierna, con veloce interessamento delle aree orientali. Poi, dopo una temporanea attenuazione, dalla serata di lunedì 4 gennaio registreremo un’ulteriore estensione delle precipitazioni dai rilievi verso le pianure, con fenomeni nevosi possibili fin sulla bassa collina. Occasionali episodi di pioggia mista a neve possibili anche sulle aree di alta pianura.
Secondo impulso instabile dalle ore centrali di martedì 5 gennaio, con piogge sulle aree centro-orientali e fenomeni nevosi su fascia collinare ed appenninica. La quota neve tenderà ad attestarsi attorno ai 500-600 metri, inferiore sulle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, anche se al momento non sembra probabile un interessamento della pianura.
Sul comparto Romagnolo quota inizialmente sugli 800 metri ma in calo fin sui 600 metri entro sera.
Ancora tanta neve in Appennino
Nuove nevicate sono attese in Appennino, soprattutto alle quote più alte dove già si registrano accumuli molto elevati e con importante attività eolica. Complessivamente, specie sul settore centrale, cumuli eolici fino a 2-3 metri totali.
Il nuovo peggioramento porterà altri 30-50 centimetri di neve fresca, mentre rimarrà marcato o forte il rischio valanghe. Si raccomanda sempre massima attenzione, poiché in alta montagna la situazione inizia a farsi critica.
Si registrerà un rinforzo del campo di vento sui settori appenninici con raffiche da sud-ovest nelle prime ore di lunedì, poi si disporrà dai quadranti settentrionali senza valori significativi.
Continua la fase perturbata anche nei giorni seguenti
Il grafico ensemble di ECMWF impostato su Bologna, ci mostra come almeno fino al 10/12 gennaio sarà lecito aspettarsi il permanere di condizioni spesso instabili. Un’intensificazione di tale instabilità sembra probabile attorno al prossimo fine settimana, con precipitazioni che assumerebbero carattere diffuso. Sulla natura di questo peggioramento però ci torneremo nei prossimi giorni, vi è ancora un discreto margine di incertezza. A seconda del flusso che ci interesserà, dipenderà la quota neve e un’eventuale richiamo mite, che attualmente sembra possibile. Questo vorrebbe dire parziale fusione del manto nevoso presente specialmente su fascia collinare e di medio Appennino e possibili effetti sui fiumi. Si tratta di una previsione delicata, per questo attualmente non ci spingiamo oltre nell’analisi.